TRIBUNALI: La “spending review” di Orlando svuota il nuovo Tribunale di Modica (Il Fatto Quotidiano)

IL FATTO QUOTIDIANO

Sprechi. Struttura antisismica e funzionale inutilizzata
La “spending review” di Orlando
svuota il nuovo Tribunale di Modica

Dom.18 – Palermo. Sulla facciata sventolano la °bandiera italiana e quella dell`Unione europea, la struttura è architettonicamente moderna e all`avanguardia: il Tribunale è un gioiello di edilizia antisismica nella Val di
Noto, una delle zone più a rischio del Paese, ma da tre anni è praticamente vuoto.
È VUOTO pur avendo aule e impianti in perfetta efficienza, una biblioteca giuridica completa e i corridoi coperti di polvere. L`edificio è costato12 milioni di euro alla fine degli anni `90, è stato inaugurato nel 2004, ma ha funzionato solo nove anni: nel 2013 oltre cento magistrati, cancellieri e segretari del nuovissimo Tribunale di Modica (Ragusa) sono stati
trasferiti nel capoluogo di provincia (insieme ai dipendenti della sezione staccata di Vittoria), che per ospitarli ha affittato nuovi locali spendendo un
milione di euro l`anno. Così gli effetti della spending review prevista dal ministero della Giustizia con l`accorpamento delle sedi giudiziarie minori ai
tribunali dei capoluoghi in Sicilia si sono trasformati in un boomerang: conti alla mano, sostengono i promotori del comitato “Pro Tribunale”, avvocati,
imprenditori e sindacalisti che hanno inviato un esposto dettagliato alla Corte
dei conti, oggi si spende molto di più di prima. Sia perché a Ragusa, tribunale dalle “gravi criticità strutturali” denunciate in una relazione del procuratore
Carmelo Petralia, si è dovuti ricorrere all`affitto di nuovi locali (in un palazzo dove i faldoni con i processi civili e penali sono accatastati nei
corridoi alla portata di ogni cittadino) sia perché il nuovissimo Tribunale di Modica è rimasto deserto per il novanta percento. Una decina di aule a
Modica sono, infatti, occupate dal giudice di pace, presenza che tiene comunque in vita la struttura obbligando il ministero di via Arenula a garantire il presidio di un custode, un sistema di video-sorveglianza, gli impianti di riscaldamento d`inverno e condizionamento d`estate.
DOPO IL TERREMOTO di Amatrice un nuovo esposto è stato inviato al governo dal comitato, che ha definito “moralmente delittuoso” il mancato utilizzo di strutture anti-sismiche perfettamente efficienti in una zona ad alto livello di rischio, ma anche in questo caso nessuna risposta. Né sono arrivati segnali di attenzione dalla Regione Sicilia, che sulla base di una convenzione autorizzata da via Arenula, prevista da una norma della legge di stabilità del 2013, potrebbe destinare i locali ad uso pubblico, giustificando le spese che lo
Stato è costretto a sostenere. GIUSEPPE LO BIANCO

Foto del profilo di Andrea Gentile

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