Chi siamo

L'organismo di rappresentanza politica dell'Avvocatura italiana.

Maggiore partecipazione, trasparenza, nuove regole democratiche e centralità del ruolo del congresso per ricostruire unavvocatura protagonista nella politica.

Con queste linee direttrici, nel corso della assise congressuale straordinaria tenutasi a Venezia nel 1994 venne delineato il modello rappresentativo unico dell’Avvocatura Italiana, prodomico alla nascita vera e propria dellOrganismo Unitario dellAvvocatura Italiana, avvenuta con il Congresso di Maratea del 1995.

Una storia che ha avuto il suo definitivo compimento con lapprovazione dellarticolo 39 della legge n. 247/2012 cioè della nuova legge professionale di riforma dellordinamento forense.

LOUA è costituito da unAssemblea nazionale di Delegati, 88 eletti in rappresentanza proporzionale di ogni singolo distretto, questa assise elegge una Giunta Esecutiva di 9 componenti, tra questi il Presidente, due vice Presidenti, il Segretario ed il Tesoriere.

L’OUA è, quindi, per legge la diretta emanazione del Congresso Nazionale Forense, lespressione del voto e della partecipazione di ogni singolo avvocato di ogni Foro italiano, nella quale confluiscono le istituzioni e associazioni forensi, al fine di esprimere le posizioni dellavvocatura sui temi più importanti della giustizia e della professione, nel rispetto dellautonomia di ciascuna componente. È l’unico soggetto politico che rappresenta lavvocatura nella sua interezza, ponendosi come interlocutore delle istituzioni.

Dal suo avvento, lOUA, denominato anche il parlamento dellavvocatura, perché ne rappresenta democraticamente la pluralità di tutte le componenti, ha costruito una forte azione politica consentendo allavvocatura di dare il proprio contributo nella vita sociale e politico-culturale del Paese, con particolare riguardo alle tematiche riguardanti la giustizia.
LOua dialoga con tutte le componenti dellAvvocatura, tra le sue prerogativa anche la convocazione degli Stati Generali della categoria, su temi di grande urgenza che necessitano di risposte e iniziative immediate.
L’Organismo mantiene un costante confronto con il Governo, con le Commissioni parlamentari e ministeriali, con incontri e audizioni.
Costante anche il calendario di appuntamenti con la magistratura associata, le forze politiche e le parti sociali.
LOrganismo Unitario, infatti si pone lobiettivo di intervenire nel dibattito e di elaborare proposte di riforma organica del sistema-giustizia, ispirandosi ai deliberati del Congresso Nazionale Forense, ma anche alle istanze, alle idee e alle proposte provenienti dalle componenti sia istituzionali sia associative dellavvocatura.

LOrganizzazione

Allinterno dellOua si articolano le Commissioni di studio, nell’ambito delle quali si sviluppa buona parte dellelaborazione teorica e politica dellOUA, sono aperte al contributo di esterni proprio al fine di coinvolgere in questo delicato compito le migliori professionalità dellavvocatura, del mondo accademico e della società civile.

L Attività dellOua nel 2015

Recentemente lOrganismo Unitario è stato in prima linea, ponendosi come interlocutore primario del Ministero della Giustizia su tematiche delicate, quanto urgenti, quale, ad esempio l’avvio del Processo Civile Telematico.
Centrale nel percorso dell’OUA è anche l’impegno nel Progetto Territorio, che ha portato l’Organismo Unitario a confrontarsi con i Fori di tutto il Paese.

Solo nel 2015 sono stati organizzati 20 convegni, si sono tenute 13 assemblee dei delegati e 22 giunte. Un lavoro che ha portato lOUA a interfacciarsi con gli avvocati che quotidianamente frequentano i Tribunali e gli studi legali, presidi permanenti di tutela dei diritti. Un lavoro che ha un suo evidente riscontro nelle circa centocinquanta uscite sui mezzi di comunicazione nazionali e locali.

LOUA ha convocato gli Stati Generali della categoria il 16 aprile 2015, sul ddl concorrenza e il ddl delega per la modifica del Processo Civile.

Snodo dellattività dellultimo anno dellOrganismo è stata la IX Conferenza dellAvvocatura tenutasi a Torino, che ha rappresentato il momento culminante della sua attività e, allo stesso tempo, il punto di partenza di una nuova fase di proposta, per un nuovo Governo della Giustizia” al fine di costruire un percorso che porti ad una Alleanza con i Cittadini e le Imprese per il rilancio dell’Italia e la modernizzazione della giurisdizione.

Chisiamo

Da sinistra, avv. Vincenzo Improta, avv. Stefano Radicioni, avv. Carola Barbieri, avv. Patrizia Graziani, avv. Mirella Casiello, avv. Paolo Ponzio, avv. Salvatore Morreale, avv. Pietro Vincenzo Faranda, avv. Maurizio Condipodero

Gli scopi statutari

Al Congresso Nazionale Forense di Trieste Grado del 1997 fu varato allunanimità lo Statuto attualmente vigente nel quale si sono fissati i seguenti principi:

ruolo del Congresso, quale momento fondamentale di confluenza di tutte le componenti dellAvvocatura italiana;
competenza istituzionale del Consiglio Nazionale Forense e competenza politica dellOrganismo Unitario (con il compito comune di attuare le delibere congressuali) entrambi in piena autonomia;
costituzione del Congresso attraverso i delegati di ciascun ordine forense ed elezione degli stessi in assemblee generali degli ordini circondariali;

costituzione di Commissioni che operano secondo le norme del regolamento congressuale, nonché composizione e poteri dellAssemblea e della Giunta centrale;

incompatibilità della carica di componente dellOrganismo (es. con quella di consigliere nazionale forense o di consigliere dellordine circondariale), e decadenza per mancata partecipazione