RIFORME GIUSTIZIA: Legnini ai politici: cambiate la prescrizione (Il Gazzettino)

IL GAZZETTINO

Legnini ai politici: cambiate la prescrizione
Il vice presidente del Csm dopo le polemiche dei giorni scorsi: «I magistrati
chiedono rispetto e una Orma che non vanifichi le esigenze di giustizia»

lun.25 – ROMA – I magistrati chiedono rispetto e la riforma della prescrizione. A intervenire sul rapporto tra politica e magistratura dopo le polemiche dei
giorni scorsi aperte dall`intervista del presidente dell`Anm Piercamillo Davigo che accusava che «i politici rubano senza vergogna, è peggio di Tangentopoli» è intervenuto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini. Ieri la giornata si era aperta con l`attacco di Angelino Alfano, tornato sul tema
auspicando che «i magistrati contrastino i reati e non i governi e che abbiano
sempre chiaro il perimetro che la Costituzione assegna alla loro funzione»,
e puntualizzando che il governo non vuole «depotenziare le intercettazioni
come mezzo di ricerca della prova, ma difendere la privacy». Nel pomeriggio poi, Legnini, intervistato dalla trasmissione “In mezz`ora” di Lucia Annunziata, ha provato a fare una sintesi dello scontro e a mandare
le richieste della categoria alla politica, ovvero maggiore rispetto per i magistrati ma soprattutto ha chiesto che sia approvata al più presto la
riforma sulla prescrizione perché «gli effetti negativi della ex Cirielli, di
quella riforma, chiamiamola così, si stanno dispiegando e non possiamo permettere che le esigenze di giustizia siano vanificate con il semplice
decorso del tempo».
Per Legnini, «la politica deve rispettare i magistrati», ammonendo poi
che «giudici e politici non devono andare a braccetto, ma non è bene
neppure la guerra continua. Mi piacerebbe un Paese che osserva di più il
principio della separazione dei poteri: non penso che i giudici debbano
parlare solo con le sentenze, ma i poteri sono in equilibrio solo se sono tutti forti».
Il vicepresidente del Csm ha voluto anche rappresentare l`attuale stato d`animo della categoria dopo i tanti attacchi di questi anni e alcune riforme
che hanno interessato la categoria e il suo lavoro: «C`è molta insoddisfazione nella magistratura, bisogna fare in modo che venga superata e che si riconosca il ruolo essenziale della magistratura. Gli attacchi alla magistratura a me non piacciono e non sono mai piaciuti. Le critiche sono legittime» spiegando però che «i toni eccessivi non aiutano la ricerca del confronto» e apprezzando il ridimensionamento delle polemiche della settimana scorsa, «mi sembra che lo stesso Matteo Renzi abbia utilizzato ieri toni diversi, così come prendo atto della rettifica che Davigo ha fatto la sera stessa dell`intervento. Credo che il rischio d`incendio possa avviarsi a soluzione».

Foto del profilo di Andrea Gentile

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