RIFORME GIUSTIZIA: Giustizia, arriva la prescrizione lunga anche per i corrotti (La Repubblica)

LA REPUBBLICA

Giustizia, arriva la prescrizione lunga anche per i corrotti
Pressing di Renzi e Orlando per il sì subito al nuovo
testo. Dubbi Ncd. Anm: meglio una riforma organica

ROMA. La riforma della prescrizione esce dalle secche. Anche grazie
a un deciso intervento procedurale del presidente del Senato Piero Grasso. Dopo 605 giorni dal suo ingresso in Parlamento e 404 nel solo Senato, il testo si muove. Complice forse il tam tam delle inchieste giudiziarie, ultima quella di Napoli. Dice il premier Renzi: «Serve un segnale». Tant`è che il Pd, dopo le prime titubanze della mattina, a sera impone di confermare la formula approvata alla Camera il 23 marzo 2015 in cui c`è il bonus di 3 anni di prescrizione in più in Appello e Cassazione, ma soprattutto c`è il raddoppio della prescrizione per tre importanti reati di corruzione.
Il Guardasigilli Andrea Orlando annuncia il passo avanti e si definisce «ragionevolmente ottimista». Ma le prime notizie della giornata davano il Pd pronto a cedere a Ncd, via l`aumento per la corruzione, visto che i due ddl prescrizione e processo penale alla Camera sono stati approvati
separatamente. Qui s`impunta il relatore Felice Casson, che parla di «stravolgimento delle regole».
Determinante è l`intervento tecnico di Grasso, perché la confluenza della prescrizione nel ddl penale non può far cambiare il testo votato alla Camera. Saranno poi gli emendamenti a modificare la legge. Dopo una giornata di
forti tensioni politiche tra Pd e alfaniani , si unisce il destino della
prescrizione con quello della riforma del processo penale. Il capogruppo
al Senato Luigi Zanda ipotizza un possibile calendario: voto a palazzo Madama per fine maggio. Cammino speedy alla Camera. «La nuova prescrizione potrebbe essere legge prima dell`estate» ipotizza Zanda. Troppo ottimista? Forse la partita non sarà poi così facile, come dimostrano le sofferte trattative di ieri, con i due relatori Casson e Giuseppe Cucca chiusi in commissione mentre Zanda al piano di sopra s`incontra con il suo omologo di Ncd Renato Schifani e dalla Camera arriva in gran fretta il responsabile giustizia del Pd David Ermini. Le incognite sono almeno due. La prima. L`atteggiamento di Ncd, il partner centrista del governo Renzi. Basta ascoltare l`irata reazione di Schifani quando filtra l`ipotesi Pd che la prescrizione per la corruzione possa assetarsi sui 17-18 anni: «Ma siamo pazzi? Vogliamo forse dei processi infiniti? Noi non saremo mai d`accordo. Per ora abbiamo votato solo il testo base, ma siamo nettamente contrari ad allungare i tempi di prescrizione della corruzione». Ancora più duro il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi, con un «allungare i tempi non fa giustizia, la nega». Per non parlare di Nico D`Ascola, l`avvocato Ncd che presiede la commissione Giustizia pronto a chiedere in cambio della prescrizione «il processo breve». Merita ricordare che alla Camera Ncd si è astenuta sulla prescrizione. Se al Senato fa lo stesso, o vota contro, il Pd dovrà chiedere i voti a M5S col rischio che finisca comecon le unioni civili.
Dalla prima alla seconda zeppa, i magistrati. Ieri l`Anm ha chiuso la querelle sulle dure dichiarazioni del neo presidente Pier Camillo Davigo «sui politici
inquisiti che rubano e non si vergognano». Incidente archiviato. Davigo definisce «molto incoraggianti» le promesse di Orlando, si dice «pronto al dialogo», ma ribadisce che non accetterà «insulti». E proprio su corruzione e prescrizione l`Anm punta i piedi. Chiede interventi «efficaci» e una riforma della prescrizione «che non si esaurisca in norme che si limitino a innalzare i termini per i diversi gradi di giudizio, misura che non impedirebbe comunque
la vanificazione dell`azione giudiziaria». È il primo e netto altolà netto delle toghe. (l. mi)

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile