PROFESSIONI: Medici, rimborsi a forfait (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Il testo presentato in senato per indennizzare i camici bianchi
Medici, rimborsi a forfait
Spunta l’opzione contribuzione figurativa

Un forfait di 11 mila euro per ciascun anno di specializzazione senza interessi né rivalutazioni per i medici che tra il 1978 e il 1992 hanno frequentato le scuole di specializzazione. Cifra che scende a 10 mila euro per coloro che, invece, hanno frequentato le scuole tra il 1993 e il 2006. In alternativa, largo alla possibilità di tramutare la retribuzione in periodi di contribuzione figurativa. Il tutto, finanziato con 150 milioni di euro a partire dal 2016 e con 200 milioni di euro a decorrere dal 2017. Questa la versione definitiva del testo nato per trovare una soluzione transattiva al problema dei rimborsi ai medici ex specializzandi che, conti alla mano, potrebbero arrivare a pesare sulle casse dello stato nei prossimi anni qualche miliardo di euro. L’impianto normativo, che è riuscito a mettere d’accordo tutte le forze politiche per la prima volta, è stato presentato a metà maggio in senato dopo che, in base a quanto risulta a ItaliaOggi, anche da palazzo Chigi, alla luce della cifra monstre a cui potrebbero ammontare i rimborsi complessivi, è arrivato l’imput a risolvere la questione (si veda ItaliaOggi del 13 febbraio 2016). Due le tipologie di rimborso previste, divise in base alle annualità di specializzazione. Previsti, infatti, 11 mila euro per ciascuna anno di corso per coloro che hanno frequentato le scuole di specializzazione fino al 1992, anno fino al quale non era prevista alcuna tipologia di remunerazione. Per coloro che, invece, si sono specializzati tra il 1993 la cifra scenderà a 10 mila euro l’anno, alla luce del fatto che se pur in minima parte e senza contributi una remunerazione era prevista. Tra le novità del testo, inoltre, la possibilità del medico di scegliere di tramutare la cifra complessiva in periodi di contribuzione figurativa. Ed è forse questo uno dei nodi principali che dovrà essere sciolto nel corso dell’iter parlamentare, dato che affinché questa possibilità si concretizzi sarà necessario che via sia il placet sia dell’Inps che dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri. Beatrice Migliorini

Foto del profilo di Andrea Gentile

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