PROFESSIONI: L’Antitrust chiude alla reintroduzione delle tariffe (Italia Oggi)

ITALIA OGGI
Il presidente Pitruzzella al congresso degli ingegneri
L’Antitrust chiude alla reintroduzione delle tariffe
da Palermo Simona D’Alessio
Nessuna chance di resuscitare le tariffe professionali (abrogate definitivamente con la legge 27/2012), ma porte aperte al «confronto» con gli ordini su un orizzonte più ampio di quello dei parametri su cui basare il pagamento delle prestazioni. A spegnere le speranze di un ritorno al passato, ieri, nella seconda giornata del 61° congresso degli ingegneri a Palermo, il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella.
Dal palco del teatro Massimo, la sua posizione è stata netta: la proposta di dialogo, avanzata dal numero uno della categoria tecnica, Armando Zambrano, «va accolta con piacere», ha concesso, «fermo restando che le tariffe sono state abolite. E questa è una cosa importante». Per motivare il suo «niet» nei confronti del ripristino degli onorari fissi per i liberi professionisti, il vertice dell’Antitrust ha sostenuto che «il mondo è radicalmente cambiato, viviamo la quarta rivoluzione industriale», e sarà soggetto a ulteriori mutamenti il modo in cui si svolge attualmente l’attività lavorativa indipendente. In questo scenario, ha aggiunto, le categorie rivestiranno un ruolo fondamentale, a patto, però, di saper «adeguare la loro visione e i loro modelli organizzativi» all’evoluzione sociale e tecnologica. Quindi, disponibile a un faccia a faccia con gli ingegneri «dopo l’estate», Pitruzzella ha detto di non «voler illudere nessuno», giacché la reintroduzione dei prezzi di riferimento «non si potrà fare», mentre sarebbe opportuno concentrarsi su misure (in primis «incentivi fiscali») per evitare la «proletarizzazione delle professioni» e la «guerra fra poveri». Una chiusura dinanzi alla quale Zambrano ha, tuttavia, immediatamente contrapposto un’iniziativa riferita alla platea dei colleghi, nel capoluogo siciliano: si potrebbe riuscire a «determinare, anche con l’aiuto di soggetti pubblici», un’«idea» da fornire al committente su «quali sono i costi che il professionista affronta per effettuare una prestazione». «Ovviamente», ha puntualizzato, «una prestazione di qualità».

Foto del profilo di Andrea Gentile

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