PROFESSIONI: Ddl autonomi per i professionisti (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Il vertice tra Confprofessioni e il presidente della XI commissione del senato, Sacconi
Ddl autonomi per i professionisti
Al centro contratti di rete e deducibilità dei contributi

Contratti di rete estesi ai liberi professionisti, centri per l’impiego e deducibilità dei contributi volontari versati agli enti bilaterali. Sono questi alcuni temi affrontati lo scorso 21 luglio dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante un incontro con il presidente della Commissione lavoro del senato, Maurizio Sacconi.
Al centro dei colloqui i temi di interesse del comparto delle libere professioni e, in particolare, i numerosi emendamenti che sono stati presentati al Ddl sul lavoro autonomo attualmente all’esame di palazzo Madama. Un provvedimento che, secondo Stella, «rappresenta una straordinaria occasione per il rilancio del comparto professionale, dopo una lunga stagione segnata da misure fiscali sfavorevoli e da provvedimenti di riforma complessi e spesso punitivi». Entrando nello specifico del Jobs act degli autonomi, il presidente di Confprofessioni ha sottolineato la necessità di «includere i liberi professionisti nel sistema del contratto di rete per dotare la categoria di uno strumento agile e dinamico, utile soprattutto per intercettare le occasioni dischiuse dalla apertura ai bandi europei e nazionali». Allo stesso modo, Stella ha ricordato l’esigenza di coinvolgere le associazioni delle professioni ordinistiche tra i soggetti che possono stipulare convenzioni con gli sportelli del lavoro autonomo che verranno costituiti nell’ambito dei centri per l’impiego.
Un’altra proposta lanciata da Confprofessioni è quella che prevede a deducibilità nel limite di 250 euro annui, dei contributi volontari versati a favore degli enti bilaterali previsti dal Ccnl di settore o altre forme mutualistiche che erogano prestazioni di assistenza sanitaria. Si tratterebbe di una misura di rilievo che permetterebbe soprattutto ai giovani professionisti di beneficiare di un regime fiscale agevolato, ora non previsto, al fine di godere di importanti tutele per la propria salute. Piena sintonia tra Sacconi e Stella anche sulla necessità di una vera semplificazione per gli studi professionali. E in questo ambito il ddl sul lavoro autonomo potrebbe intervenire su numerosi fronti. Sacconi, per esempio, ha posto l’accento sul tema della sussidiarietà. Argomenti che trovano l’appoggio di Confprofessioni che ha sottolineato la necessità di individuare nuovi spazi di operatività per il lavoro professionale in un’ottica di snellimento e sburocratizzazione della p.a.. Altro tema caldo è quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sul quale Confprofessioni ha espresso alcune criticità, poiché gli adempimenti formali richiesti ai professionisti sono diventati insostenibili e l’attuale normativa, pensata per le grandi imprese, grava nella sua interezza anche nelle strutture dei professionisti. La risposta di Sacconi è contenuta in un disegno di legge, presentato in senato dallo stesso Sacconi, per semplificare la normativa vigente e adattarla alle singole realtà produttive. Il provvedimento, ha sottolineato il presidente della commissione lavoro, chiama in causa i professionisti che dovranno verificare l’avvenuto adempimento in azienda degli obblighi in materia di salute e sicurezza rilasciando una apposita «certificazione».

Foto del profilo di Andrea Gentile

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