PROFESSIONI: Commercialisti, tregua sulle elezioni (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

L’iniziativa. Mozione all’assemblea dei presidenti
Commercialisti, tregua sulle elezioni

Tregua sui ricorsi tra i commercialisti. Mentre il Consiglio nazionale si affretta a chiudere entro il 15 luglio l’iter dell’abbinamento tra organizzazione della professione e nuova giurisdizione (Dlgs 155/2012), oltre 100 presidenti di Ordini locali dicono no a un’altra fase di contestazione che metterebbe a rischio le future elezioni (come nel 2012), con una mozione congiunta presentata ieri a Roma nell’assemblea dei presidenti, cui hanno partecipato 122 Ordini sui 144 esistenti.
Due i destinatari del documento, di cui è portavoce Vincenzo Moretta, presidente di Napoli: il Consiglio, cui si chiede di «porre in essere tutte le necessarie azioni per risolvere la problematica della nuova geografia giudiziaria degli Ordini», e i ricorrenti, invitati a «riflettere sull’opportunità di richiedere eventuali ulteriori interventi all’autorità amministrativa che possano interrompere il libero processo elettorale in corso».
Il riferimento è alle contestazioni di tre Ordini (su 14) in via di soppressione: Rossano Calabro, Sala Consilina e Melfi (Avellino le ha ritirate), che hanno chiesto l’annullamento della circolare del ministero della Giustizia di fine marzo, sull’impatto della revisione della geografia giudiziaria sugli Ordini territoriali, sottolineando il principio che «l’estinzione di un ente pubblico deve essere espressamente prevista da una norma di legge». Una piccola nuova ondata di polemiche che in molti sperano si trasformi in una bolla di sapone: eventuali procedimenti giudiziari avranno inizio forse in autunno e quindi con accorpamenti o soppressioni già avvenute.
Nell’assemblea romana il presidente nazionale Gerardo Longobardi ha fatto anche un bilancio degli obiettivi messi a segno. Si è parlato anche di formazione continua e giustizia tributaria.
Sulla formazione sono state ricordate le richieste di modifica avanzate dal Consiglio. Due in particolare, ha spiegato Massimo Miani consigliere con delega a Università, tirocinio e rapporti con gli Ordini: «Esenzione dall’obbligo per chi non esercita la professione o è iscritto all’elenco speciale ed eliminazione del tetto per la formazione a distanza», che ora può far acquisire al massimo 20 crediti l’anno. Il limite oggi decade solo se si usano nuove tecnologie (come quelle biometriche, che permettono un controllo effettivo dell’iscritto), ancora poco diffuse, sostiene il Consiglio.
Sulla giustizia tributaria, Longobardi ha espresso tutte le sue contrarietà sulla proposta di legge delega Ermini, soprattutto per «la prevista abolizione del grado di appello, a differenza delle cause civili: bisogna evitare che le Commissioni tributarie, in grado, al di là di alcune criticità, di assicurare celerità e snellezza, vengano ricondotte in seno alla giustizia civile, con paralisi sulla giustizia ordinaria». Piuttosto, per Longobardi occorre renderle indipendenti, assicurandone qualità, equidistanza dalle parti e professionalizzazione dei componenti. E «si deve introdurre un giudice a tempo pieno, professionale, che assicuri autonomia, terzietà e indipendenza».
Benedetta Pacelli

Foto del profilo di Andrea Gentile

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