PROFESSIONI: Commercialisti e impresa, incompatibilità variabile (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Commercialisti e impresa, incompatibilità variabile

Sab. 25 – L’incompatibilità tra la professione di commercialista e l’attività di impresa dipende anche dall’oggetto dell’attività svolta. Se è esclusivamente di gestione patrimoniale, immobiliare e mobiliare, l’insorgere di una ipotesi di incompatibilità è esclusa. È il principio che emerge dal pronto ordini (126/2016 del 20 giugno scorso) inviato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in risposta a un quesito sottoposto dall’Ordine di Livorno, in merito alla possibilità di escludere l’incompatibilità di cui all’art. 4 del dlgs 139/2005 qualora il professionista rivesta la carica di socio accomandatario di società avente a oggetto esclusivo la gestione di quote di una srl. Secondo il Cndcec, in particolare, il caso di specie va inquadrato alla luce dell’oggetto sociale della società amministrata che, in questo particolare caso, è una holding pura in quanto svolge esclusivamente l’attività di gestione delle quote di una società a responsabilità limitata. Sul punto, l’art. 4, comma 2 lett. c) del dlgs 139/2005 esclude l’incompatibilità qualora l’attività di impresa sia finalizzata «alla gestione patrimoniale, ad attività di mero godimento o conservative, nonché in presenza di società di servizi strumentali o ausiliari all’esercizio della professione, ovvero qualora il professionista riveste la carica di amministratore sulla base di uno specifico incarico professionale e per il perseguimento dell’interesse di colui che conferisce l’incarico». Allo stesso modo, prosegue il pronto ordini, le norme interpretative sulla disciplina delle incompatibilità affermano che l’ipotesi debba ritenersi esclusa qualora l’attività di impresa sia diretta alla gestione patrimoniale immobiliare e mobiliare: nel dettaglio, ove si tratti di gestione immobiliare, si dovrà trattare di attività di pura gestione, mentre per la gestione patrimoniale mobiliare possono configurarsi sia le ipotesi di gestione statica, cioè stabile investimento in titoli, che dinamica. Gabriele Ventura

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