PROFESSIONI: Burocrazia, conto salato (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

I dati del Comitato della manifestazione unitaria dei commercialisti
Burocrazia, conto salato
Più di 46 mld per 240 ore di adempimenti

ven.9 – Stop a una burocrazia che opprime la professione di dottore commercialista, sia in termini di tempo, sia in termini di costi. Ogni anno, infatti, gli adempimenti del sistema fiscale italiano costano alle imprese e ai professionisti 46 miliardi e 464 milioni di euro, ovvero più due manovre finanziarie.
Questi i dati diffusi dal Comitato della manifestazione unitaria dei commercialisti, tramite una nota attraverso la quale l’insieme delle sigle sindacali Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico ha sottolineato come sia «anche sulla base di queste ragioni che il prossimo 14 dicembre a Roma, in piazza Santi Apostoli, prenderà forma la massiccia mobilitazione promossa dal Comitato, che vedrà la partecipazione di migliaia di professionisti provenienti da tutta Italia».
Il fattore tempo. Numeri alla mano ogni anno in Italia, imprese e professionisti, impiegano mediamente 240 ore per effettuare gli adempimenti fiscali e previdenziali: 2,58 volte di più di un’impresa danese, 2,18 di una britannica, 1,97 di una svedese, 1,73 di una francese, 1,58 di una spagnola. I dati, frutto dell’ultimo rapporto sulla competitività economica stilato dalla Banca Mondiale-Doing Business 2017, evidenziano quanto già, a più riprese, lamentato dai dottori commercialisti che spesso hanno denunciato l’altissimo tasso di complessità del sistema fiscale (paying taxes) che vede l’Italia occupare il centoventiseiesimo posto, subito a ridosso del Kenya e collocarsi prima di Sao Tome e Principe.
Una complessità che rischia, di andare a peggiorare a causa del decreto fiscale (dl 193/2016 convertito nella legge n. 225/2016) che introduce «a carico di tutti i contribuenti titolari di partita Iva nuovi adempimenti fiscali, accompagnati da sanzioni sproporzionate e inspiegabili», si legge nella nota diffusa dal Comitato, «è sufficiente un errore di 1 euro per produrre una sanzione da migliaia di euro, appesantendo un sistema già zavorrato da burocrazia ed inefficienza.
In particolare, a partire dal 2017, le partite Iva dovranno comunicare ogni tre mesi all’Agenzia delle entrate tutte le fatture emesse e ricevute nel trimestre precedente, nonché le relative liquidazioni dell’imposta, rendendo così trimestrali adempimenti oggi annuali».
I costi. Non è solo la complessità del sistema a frustare la categoria, ma anche il suo costo. Ogni anno, infatti, a imprese e professionisti la burocrazia costa 46 miliardi e 464 milioni di euro e, se non bastasse, «i commercialisti si sono trovati a confrontarsi con un ambiente sempre più ostile a causa della mancanza di tutele legali e dell’aumento della concorrenza da parte dei soggetti più disparati che puntano a fornire gli stessi servizi abusivi senza titoli, con percorsi formativi inadeguati, che non hanno mai sostenuto l’esame di Stato e privi di norme deontologiche», si legge nella nota del Comitato, «e in questo scenario lo Stato non ha mai scelto di difendere la spina dorsale del paese, fatta di artigiani, piccole e medie imprese e professionisti, ma, al contrario, ha continuato a introdurre ulteriori gravami». Giovanni Galli

Foto del profilo di Andrea Gentile

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