PROFESSIONI: Adesso il notaio sussurra al governo (Corriere Economia)

CORRIERE ECONOMIA

Post congresso. La categoria vuole un ruolo più attivo
Le proposte per rivedere le norme su startup, successioni e introdurre i patti pre-matrimoniali
Adesso il notaio sussurra al governo

Accompagnare il paese nei suoi cambiamenti. E’ questo il messaggio forte emerso dal congresso del notariato svoltosi a Verona la settimana scorsa. Modifiche alle norme successorie, patti prematrimoniali, rivedere le regole sulla costituzione delle start up innovative. Proposte costruttive senza invasioni di campo. «Io di invasioni di campo non ne ho mai subite quando facevo l’arbitro di calcio in serie A, figurarsi se posso pensare di farne io adesso», sorride Salvatore Lombardo, presidente dei notai e convinto sostenitore di una serie di progetti che stanno traghettando la categoria verso le nuove sfide della società che cambia.
Nuove imprese
Sul fronte nuove imprese c’è il tema delle startup innovative che possono essere create senza il controllo del notaio. «Si tratta di norme che creano diverse problematiche tra cui quella dei controlli antiriciclaggio – afferma Lombardo -. Oggi, si chiede al registro delle imprese di fare dei controlli sui documenti che riceve, ma un controllo ex post non può mai essere efficace. Le verifiche devono essere effettuate sui comportamenti, indagando la volontà delle parti e l’oggetto della società: tutte attività proprie della figura di garanzia del notaio. Dal 20 luglio al 30 settembre 2016 sono state 233 le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro imprese, di queste 208 lo hanno fatto tramite un notaio e 25 grazie alla modalità Mise. Con quale grado di controllo? Io sono preoccupato come cittadino, non certo come notaio. Su questi temi non facciamo business. Basti pensare che dal 2012 i notai hanno costituito gratuitamente circa 90 mila srl semplificate rinunciando a un introito di circa 3 milioni e 600 mila euro >.
Il diritto ereditario
La trasformazione degli assetti familiari nella società italiana, certificata anche dalla legge Cirinnà, non mancherà di incidere sul diritto ereditario, a partire dalla disciplina della successione legittima e necessaria.
«Appare, quindi, utile chiedersi se, dopo oltre quarant’anni dalla riforma del diritto di famiglia, non sia giunta l’ora di affrontare un nuovo intervento di modifica della disciplina ereditaria, anche superando, almeno in parte, il divieto dei patti successori- continua Lombardo -. Alcune nonne consolidate nel tempo sono ormai da rivedere alla luce dei cambiamenti che sta vivendo la famiglia. Mi riferisco, per esempio, alle successioni legittime e alla situazione ereditaria in generale».
Un altro aspetto riguarda i patti di famiglia e quelli prematrimoniali. «Il patto
di famiglia – avverte il presidente dei notai – è una norma che non ha dato i risultati aspettati e su questo punto abbiamo delle proposte da sottoporre al governo.
Siamo a favore della costituzione di patti prematrimoniali, come avviene in molti altri paesi. Si tratta di un tema sempre più importante: i rapporti intrafamiliari sono mutati e prima di costituire una famiglia si rende necessario regolamentare quanto può succedere dopo, per evitare cause e contenziosi in futuro. In linea di principio è più facile programmare prima quello che potrebbe succedere dopo, piuttosto che farlo nel momento del contenzioso».
Il futuro
La categoria è pronta anche a un cambio generazionale (in gran parte già in corso) segnale di un’apertura al cambiamento? «I notai vogliono cavalcare il cambiamento – conferma Lombardo- dal punto di vista delle norme, sotto l’aspetto tecnologico e anche per le risorse umane. Attualmente infatti il 34% della categoria ha meno di 5 anni di anzianità di servizio e l’età media è destinata ad abbassarsi (con una presenza sempre maggiore di donne). Oggi i notai sono 4.819 e dovranno entrare nel giro di un paio di anni altri 800 notai (ci sono due concorsi in fase di svolgimento uno da 300 e l’altro da 500 posti), fino a diventare 6.204 come previsto dalla tabella del ministero della Giustizia». Isidoro Trovato

Foto del profilo di Andrea Gentile

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