PREVIDENZA: Sostegno all’attività professionale (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Cassa biologi
Sostegno all’attività professionale

Lavoro e welfare «attivo» (non soltanto una «summa» di prestazioni assistenziali) sono «due facce della stessa medaglia». È partendo da questo assunto che l’Enpab (Ente previdenziale dei biologi) ha scelto di dotarsi di apposite linee guida, per dare vita ad interventi con cui incoraggiare l’attività professionale degli iscritti. E lo ha fatto, ha spiegato la presidente della Cassa pensionistica Tiziana Stallone a ItaliaOggi, rispondendo concretamente all’appello del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che «ha connotato con la legge 99/2013 un nuovo ramo di welfare», permettendo di attuare «piani di sostegno per il libero professionista in tutti gli stadi della sua attività», dalla fase di start-up al consolidamento della propria carriera. Ma quali sono i campi che l’Enpab desidera coltivare? Si va dall’azione di promozione e sviluppo dell’attività professionale dei biologi all’aggiornamento continuo della categoria, dalla «formazione sul campo e tirocini pratici per l’acquisizione di nuove competenze che promuovano i contatti con il mondo del lavoro» fino alla crescita della «educazione previdenziale» e al contrasto all’evasione contributiva, senza tralasciare l’assegnazione di borse di studio a sostegno del reddito ed altre iniziative, finalizzate a «incrementare l’interdisciplinarità della professione». L’applicazione delle linee guida sarà affiancata dall’avvio di «un’accurata indagine interna, che tenga conto della percezione che i singoli iscritti, che hanno beneficiato» delle misure di welfare proposte, hanno avuto, riguardo alla validità dell’offerta didattica e alle ripercussioni sulla vita lavorativa; l’ente ne valuterà, poi, gli esiti, nel frattempo, Stallone ha sottolineato come la formazione erogata, «teorica e pratica», punterà alla «valorizzazione del professionista», conferendogli una adeguata, preziosa visibilità anche presso «le aziende alle quali il biologo si rivolge». Una via «attiva», dunque, che «fa da contraltare», ha concluso la numero uno della Cassa, al welfare passivo «più strettamente assistenziale». Simona D’Alessio

Foto del profilo di Andrea Gentile

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