PREVIDENZA: L’Adepp: rivedere controlli e strategie di investimento (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Professionisti. Le audizioni alla Camera
L’Adepp: rivedere controlli e strategie di investimento

«Le Casse di previdenza dei professionisti hanno accumulato un patrimonio di quasi 75 miliardi (erano 72 miliardi nel 2014) e ogni anno spendono mezzo miliardo in tasse e mezzo miliardo in welfare; queste cifre sono il sintomo di un sistema sano che però negli anni ha visto aumentare la propria regolamentazione in modo caotico, con una crescita degli adempimenti che però non si è tradotta in controlli più incisivi». Questo è il messaggio che ieri Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, l’associazione che rappresenta 19 Casse di previdenza dei professionisti, ha portato alla commissione Lavoro della Camera.
In 25 minuti, tra intervento e risposte alle domande della Commissione, Oliveti ha sottolineato che il sistema Casse, con il suo patrimonio, i suoi investimenti e i suoi iscritti – circa un milione e mezzo – è l’espressione di un esperimento riuscito. «L’esperimento è quello della nostra privatizzazione – afferma Oliveti – ed è riuscito perché abbiamo dimostrato la nostra sostenibilità a 50 anni, abbiamo una redditività media, da quando siamo state privatizzate, del 3% medio annuo e nessuna Cassa è fallita».
Oliveti sottolinea la necessità delle Casse di confrontarsi con i cambiamenti in atto: «c’è una crisi demografica, una crisi economica e una crisi tecnologica che stanno modificando lo scenario e noi dobbiamo adeguarci». Per farlo è stata alzata l’attenzione sul welfare professionale, dal sostegno alla maternità, all’indigenza, all’aiuto alla professione. Inoltre è stato recentemente avviato dall’Adepp un progetto per la condivisione tra categorie omogenee di investimenti e servizi.
In questi mesi si è spesso parlato del patrimonio delle Casse e della necessità di investirlo nel sistema Paese. «Già lo facciamo – afferma Oliveti – nel Paese investiamo il 60% del totale, ma abbiamo un’esposizione eccessiva sul fronte del debito (15,2 miliardi titoli di Stato nel 2014) su cui dobbiamo riflettere. Gli stessi controllori – conclude Oliveti – ci accuserebbero di essere troppo esposti se aumentassimo gli investimenti in Italia».
A questo proposito Adepp ha presentato alla Commissione un documento sui controlli a cui sono soggette le Casse: tre interni (sindaci, revisori, internal auditor) e otto esterni, tra cui quelli fatti da Ministeri, Covip, Corte dei Conti e Anac.
Non è un caso che ieri alla Camera in audizione sono stati chiamati anche la Corte dei conti, che ha sottolineato la difficoltà di formulare valutazioni sugli investimenti finanziari delle Casse in assenza di un regolamento che in cinque anni non ha vistola luce, e la Covip che ritiene coerente l’attuale sistema di controllo ammettendo però che sarebbe opportuno un aggiornamento.
Fe.Mi.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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