IL SOLE 24 ORE

I conti degli enti. Il bilancio Cipag
Geometri, il 2015 chiude a +24,6 milioni

La Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri chiude il bilancio 2015 con un patrimonio netto di 2,26 miliardi di euro e un risultato netto d’esercizio di 24.591.470 euro. Questa cifra si ottiene sommando il risultato della gestione previdenziale (+ 11,6 milioni), l’avanzo della gestione patrimoniale (32,5 milioni) e sottraendo i costi amministrativi (20,1 milioni). Nel 2015 torna quindi positiva la differenza tra entrate per contributi (483.426.351 euro) e uscite per prestazioni (478.110.468 euro), nel 2014 il saldo era negativo per circa 7 milioni. Questi risultati sono stati ottenuti attraverso una serie di interventi di riforma messi in campo dalla Cipag, che hanno comportato l’aumento del contributo soggettivo, l’aumento della contribuzione minima passata da 2.500 a 2.750 euro, il versamento dell’intero soggettivo minimo dai parte dei pensionati attivi (prima versavano la metà) e il blocco delle indicizzazioni per gli assegni superiori ai 35mila euro annui (per il quinquennio 2015-2019). Senza questi interventi le entrate contributive avrebbero subito una contrazione, in linea con l’andamento dei redditi della categoria che tra il 2014 e il 2015 ha perso il 5% sia nel reddito medio – passato da 20.077 euro a 19.091 euro- che del volume d’affari (da 30.952 a 29.403 euro). Un trend che prosegue da alcuni anni: dal 2012 a oggi la categoria ha perso circa il 12% delle entrate. E non è tutto. Tra il 2014 e il 2015 Cipag ha registrato un calo del 3% degli iscritti passando da 95.098 a 92.289.
«Dal 2009 le entrate contributive continuano a diminuire e si abbassa il rapporto con le pensioni erogate – spiega Fausto Amadasi, presidente Cipag – ma il sistema regge anche grazie all’entrata a regime delle modifiche approvate negli anni scorsi». Riforme che andranno a regime nei prossimi anni, fino a portare nel 2019 l’età di pensionamento a 70 anni. Federica Micardi