PREVIDENZA: Cnpadc, Regolamento unitario dal 2017 (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Cnpadc, Regolamento unitario dal 2017

Tutte le disposizioni sui trattamenti pensionistici e sulle misure assistenziali condensate in un solo «corpus» normativo, in vigore a partire dal 1° gennaio 2017, a beneficio dei dottori commercialisti. È quanto sarà possibile grazie all’approvazione da parte dei ministeri vigilanti del welfare e dell’economia della delibera sul Regolamento unitario, che la Cassa previdenziale di categoria (Cnpadc) aveva licenziato nell’ottobre dello scorso anno; nell’arco di pochi giorni, dunque, i dicasteri hanno accelerato le pratiche sui provvedimenti approntati dall’ente, visto che la settimana scorsa era giunto il via libera alla facoltà di riversare sui montanti dei professionisti 76,7 milioni di euro, accantonati negli ultimi esercizi grazie agli «extra rendimenti» realizzati dalla Cassa sul patrimonio, rispetto alla media quinquennale del Pil (si veda ItaliaOggi del 17/09/2016). Nello strumento, caratterizzato da una «facilità di consultazione» (e che raggruppa 7 regolamenti e 126 articoli) figureranno alcuni nuovi interventi, fra cui «l’eliminazione, per i primi tre anni, del contributo minimo soggettivo per chi si iscriverà alla Cnpadc dopo aver compiuto 35 anni» (laddove per gli iscritti infra 35enni è già prevista la possibilità di non pagare sia il minimo soggettivo, che integrativo), la copertura dell’interruzione dell’attività professionale in caso di infortunio (in aggiunta al trattamento per malattia), poi «l’innalzamento, fin dal 2016, del tetto massimo del tasso di capitalizzazione dei montanti contributivi», nonché l’introduzione dell’assegno in favore degli orfani dei dottori commercialisti per «facilitarli negli studi». Compiaciuto il presidente Renzo Guffanti, anche perché, ha sottolineato, la Cassa è «la prima a compiere questo genere di percorso di semplificazione normativa», da cui deriveranno «benefici tangibili ai nostri iscritti, sia in termini di maggior importo di pensione, che di ampliamento delle tutele assistenziali». Dopo il semaforo verde ministeriale all’incremento dei montanti, c’è stato un «ulteriore brillante risultato» che arriva, ha osservato il presidente il cui mandato è al termine, «a coronamento di un quadriennio certamente intenso e proficuo in termini di riforme, numeri e crescita» per l’ente. Simona D’Alessio

Foto del profilo di Andrea Gentile

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