PREVIDENZA: Ai professionisti più funzioni pubbliche (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Ai professionisti più funzioni pubbliche

Professionisti «concorrenti» della pubblica amministrazione. E protetti, in caso di eventi eccezionali, o malattie (soltanto) dallo «scudo» della propria Cassa di previdenza. È lo scenario che emerge dalle anticipazioni sulle proposte di modifica che il relatore del disegno di legge sul lavoro autonomo (2233) e presidente della commissione lavoro del senato Maurizio Sacconi (Ap) ha fornito ieri, durante il 9° congresso di Inarsind (sindacato degli ingegneri e architetti liberi professionisti), a Roma; una ventina, di cui molte «condivise con il governo», redatte in vista della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti domani alle 12.
Nella logica di «ampliare il mercato» degli esponenti delle categorie e, nel contempo, di «semplificare la vita ai cittadini», è stata messa nero su bianco, ha riferito, «una delega al governo, affinché effettui una ricognizione di tutte le funzioni pubbliche che possono essere devolute, come accaduto in passato, alle professioni ordinistiche», che potranno così operare «in concorrenza con lo stato stesso, o anche in esclusiva»; un’opportunità, secondo l’ex ministro del lavoro grazie alla quale «riconoscere alle professioni ordinistiche quel carattere di terzietà e di ancoraggio a criteri deontologici nella propria attività e» per consentire di «essere gestori di funzioni pubbliche» per «semplificare una serie di processi».
Salto di qualità (e di impegno), inoltre, per gli enti pensionistici privati: in un’altra norma correttiva, «accettata dal governo», si stabilisce che «le Casse possano gestire tutte le funzioni in senso lato di protezione e sicurezza sociale», con particolare riferimento particolare alla previdenza complementare e alla sanità integrativa; Sacconi ha ammesso che la galassia pensionistica dei professionisti «già svolge queste funzioni», tuttavia occorre andare verso un «welfare della persona» e che sia «sempre più modulare, nel tempo, per quel che attiene alle prestazioni» assistenziali.
Dinanzi a una platea di ingegneri e architetti che scorgono, malgrado la crisi, segnali di ripresa, come sostenuto dal presidente di Inarsind Salvo Garofalo, il presidente dell’XI commissione ha, poi, illustrato il contenuto di altri emendamenti: fra questi, la possibilità per gli ordini di certificare competenze specifiche, dando valore ad «abilità informalmente acquisite» dagli iscritti (per esempio, in periodi di lavoro all’estero) e la semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro per lo studio che abbia «le caratteristiche di un’abitazione». Un tentativo, infine, di introdurre nel ddl «la definizione di autonoma organizzazione ai fini del pagamento dell’Irap e l’esclusione delle professioni dagli studi di settore» Sacconi lo farà. Pur sicuro, ha concluso, che questa partita si giocherà «fra alcuni mesi, nella legge di stabilità». Simona D’Alessio

Foto del profilo di Andrea Gentile

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