PRESCRIZIONE: Prescrizione, bufera sui verdiniani (La Repubblica)

LA REPUBBLICA

Prescrizione, bufera sui verdiniani
Polemica sulla presenza di Falanga alla riunione di maggioranza col ministro Orlando. Accordo per sbloccare il testo base, ma Alfano punta i piedi: “No a tempi del processo eterni, per noi vale il ddl varato dal governo”

ROMA. Passo avanti sulla prescrizione, ma il braccio di ferro tra Pd e Ncd sui tempi più lunghi per i reati di corruzione resta. I fatti nuovi sono tre. Il primo:
dopo un vertice di maggioranza – la new entry Ala di Verdini compresa – la commissione Giustizia del Senato sdogana il testo base, votano a favore Pd e
Ncd, M5S si astiene, il verdiniano Falanga se ne va. Ma la sua partecipazione viene prima negata e poi scatena le polemiche di M5S e sinistra Pd. Il secondo
fatto nuovo: passa la linea del presidente del Senato Piero Grasso che, dopo uno studio dei testi, ritiene inammissibile che si possa prescindere dai ddl già approvati alla Camera. Quei tre testi – il ddl sul processo penale con dentro le intercettazioni, la prescrizione, il rito abbreviato – devono rappresentare la base del dibattito in commissione, non si può prescindere, poi ovviamente potranno essere emendati e quindi cambiati.
Il terzo fatto nuovo: è l`uscita del ministro dell`Interno Angelino Alfano che a sera gela il Pd. Una nota durissima, la sua. Ribadisce quello che in questi
giorni i suoi hanno detto più volte, dal capogruppo al Senato Renato Schifani al ministro della Famiglia Enrico Costa: «Sulla prescrizione noi non condividiamo il testo della Camera perché presenta molti eccessi. Siamo fermi a quello del consiglio dei ministri, quello l`ho votato io, l`hanno votato tutti. Il testo della Camera non è quello della maggioranza di governo di cui facciamo parte».
Nei toni e nella sostanza, un vero altolà. Che spegne gli entusiasmi della giornata. Posizione certo non nuova, perché sin dal voto alla Camera del marzo 2015 Ncd ha puntato i piedi dopo essersi astenuta, stoppando l`emendamento della Pd Donatella Ferranti, prescrizione raddoppiata per i reati di corruzione. Tant`è che Ncd ha voluto come testo base della discussione il ddl approvato nel consiglio dei ministri, che ha l`ok di Alfano, e non quello della Camera. Ma qui c`è stato il secco niet di Grasso.
Siamo a ieri, alla riunione convocata dal capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda. Doveva tenersi a palazzo Madama, poi all`improvviso viene spostata
in via Arenula, dal Guardasigilli Andrea Orlando. Di buon ora si presenta anche Ciro Falanga, il verdiniano. Partecipa a tutta la riunione seduto accanto a Felice Casson, che con Giuseppe Cucca è relatore del ddl. Se ne va quando capisce che passa il testo con la prescrizione lunga per la corruzione. Di questo si discute nella riunione. Con i paletti di Casson: «L`attuale proposta sulla prescrizione è il “minimo sindacale” accettabile, tornare indietro
sarebbe impossibile. Anzi, all`opposto, servono interventi strutturali sulla decorrenza della prescrizione e sul termine finale». Casson è intenzionato a
proporre una prescrizione che «comincia a decorrere dal momento in cui viene acquisita la notizia di reato e lo Stato può far partire la sua azione punitiva». Nel caso di un furto, non appena è stato commesso. La discussione non sarà indolore. E i grillini attaccano: «Reni riscrive la giustizia col condannato Verdini». LIANA MILELLA

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile