POLITICA E MAGISTRATURA: Orlando: «Nessuna volontà di delegittimare la magistratura» (L’Unità)

L’UNITA’

Orlando: «Nessuna volontà di delegittimare la magistratura»
Il ministro della Giustizia dopo l`uscita dell`Anm: «Inchieste frutto di leggi»

«Nessuna volontà di delegittimare la magistratura. Gran parte delle
inchieste che si stanno svolgendo in questi giorni sono frutto di leggi che il Parlamento ha fatto, anche di recente, introducendo la sindacabilità di condotte prima immuni da ogni tipo di valutazione. La risposta è nei fatti e i fatti sono quelli di riconoscere alla magistratura poteri dì indagine che in passato non c`erano».
Così il ministro della Giustizia Orlando, interpellato a un convegno, sul rischio di uno scontro con le toghe a seguito dell`inchiesta sul petrolio.
Ieri in merito era intervenuta l`Anm definendo «inopportune» le parole del premier che lunedì, durante la direzione Pd, aveva paragonato alle Olimpiadi, da un punto di vista della cadenza temporale, le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio e aveva chiesto alla magistratura italiana «non solo di
indagare il più velocemente possibile ma di arrivare a sentenza».
«Le parole di Renzi dichiara Orlando – non sono una posizione estemporanea, ma una linea politica che abbiamo sostenuto dall`inizio e che prevede una razionalizzazione e semplificazione del processo penale, una strategia di deflazione e una revisione del meccanismo della prescrizione.
Tutti elementi che non mi pare siano configurati o configurabili in alcun modo come una volontà di delegittimazione della magistratura.
Il termine legittimazione credo richiami proprio la parola `legge` e vorrei ricordare che gran parte delle inchieste che si stanno svolgendo in questi giorni sono il frutto di leggi che il Parlamento ha fatto anche recentemente introducendo la sindacabilità di alcuni comportamenti che prima erano immuni da qualunque tipo di valutazione». Nessun pericolo di scontro, quindi? «Credo che dobbiamo stare ai fatti e i fatti dicono cose completamente diverse, i fatti sono quelli di riconoscere alla magistratura dei poteri di indagine che in passato non c’erano».

Foto del profilo di Andrea Gentile

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