MAGISTRATI: Orlando e le parole di Greco: il rischio del declino? Così lo stiamo contrastando (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Orlando e le parole di Greco: il rischio del declino?
Così lo stiamo contrastando
Il Guardasigilli dopo la denuncia del procuratore di Milano

ROMA «Conosciamo bene i dati negativi, ma vi sono indicatori
in controtendenza rispetto al rischio di un declino». Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando replica all`allarme lanciato dal procuratore di
Milano, Francesco Greco, in un`intervista al Corriere. Mancano i mezzi per tutelare aziende e cittadini in una città che è «il motore economico
italiano», aveva detto Greco, segnalando una scopertura di organico del 50% tra i procuratori aggiunti, del 15% tra i sostituti e del 33% nel personale
amministrativo. Al suo allarme si unisce anche quello del procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo: «Abbiamo scoperture importanti sul pia-
no degli amministrativi. E la stessa situazione la vive il Tribunale. Con notevoli conseguenze per il funzionamento della macchina, nonostante
abbiamo, in vario modo, cercato di ovviare attraverso provvedimenti organizzativi».
Lo sconforto dei capi degli uffici giudiziari non è nuovo per il Guardasigilli. Due settimane fa il Ministero aveva annunciato l`inserimento di 359
nuove unità di personale in mobilità obbligatoria dalle Province, che prenderanno servizio negli uffici a partire da dopodomani, e l`assunzione di
mille nuovi amministrativi, «che – assicura Orlando diventeranno tremila nei prossimi mesi». Numeri che però sono ancora lontani dal soddìsfare le necessità. Al 3o giugno la scopertura dei posti a livello nazionale è del 21%, nonostante la procedura di mobilità volontaria. Mancano 9 mila unità
e il personale invecchia drammaticamente in un settore nel quale da oltre 20 anni non si fanno assunzioni.
L`invecchiamento riguarda anche l`organico della magistratura. Sul punto domani il Consiglio dei ministri dovrebbe esaminare il decreto sul pensionamento dei magistrati.
L`obiettivo del provvedimento è prorogare di un altro anno il trattenimento in servizio dei magistrati che sarebbero dovuti andare in pensione al 31 dicembre 2016. In tutto, circa zoo toghe, tra cui anche il primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, e il procuratore generale, Pasquale
Ciccolo. Riguarderebbe in particolare i magistrati che compiono 72 anni e che potrebbero andare in pensione non quest`anno ma a fine 2017.
Nei giorni corsi l`ipotesi aveva suscitato «forti perplessità» nelle correnti della magistratura.
Ed stata stroncata ieri dall`Anm come «frutto di improvvisazione». «Una politica giudiziaria lungimirante, al contrario, richiederebbe in questo momento la velocizzazione dei tempi di reclutamento dei nuovi magistrati», attacca l`associazione guidata da Piercamillo Davigo, che chiede la reintroduzione dell`età pensionabile a 72 anni per tutti.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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