MAGISTRATI: «L`Agenzia delle Entrate non sia braccio dei pm» (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Il giudice di Milano
«L`Agenzia delle Entrate non sia braccio dei pm»

Sab. 5 – Come sono i rapporti tra l`Agenzia delle Entrate e le Procure? Troppo
stretti, almeno a Milano: l`ha ritenuto ieri il gip Giuseppe Gemimi quando
– nell`udienza contro 15 amministratori del consorzio di cooperative Expo Job accusati dal pm Maurizio Asclone di associazione a delinquere per evadere 68 milioni di Iva e violare la legge Biagi ai danni di cento lavoratori parti civili – ha dichiarato «inutilizzabili» gli atti sequestrati e le testimonianze raccolte
dall`Agenzia delle Entrate dopo il 22 luglio 2013. Perché? Invece di «un netto
diaframma tra l`operato amministrativo» dell`Agenzia e «quello penale» dei pm del pool economia con la GdF, «l`Agenzia mai ha agito autonomamente ma sempre in team con GdF e con la Procura», e «ha operato – lo ha lealmente riconosciuto il pm – come vera e propria lunga mano della Procura»: la quale, «in modo del tutto anomalo e con dubbia legittimità,
ha utilizzato Agenzia delle Entrate come polizia giudiziaria». Ne discende
«l`inutilizzabilità» degli atti raccolti dall`Agenzia con attività amministrativa
«definita eufemisticamente di ispezione e accesso» quand`era invece «di
perquisizione e sequestro», e poi «trasfusa in una nota della GdF» con il
«copia-incolla»: per il gip «non c`è traccia del rispetto delle norme del
codice». Sotto altro profilo il gip dichiara «Inutilizzabili» gli ascolti dell`utenza di un imputato «intercettata abusivamente per tutte le indagini: benché il gip avesse respinto per assenza dei presupposti di legge la richiesta di convalida del decreto d`urgenza del pm», la Procura «ha proseguito nell`intercettazione illegittima, e poi ha chiesto la proroga dell`intercettazione mai autorizzata». Luigi Ferrarella

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile