MAGISTRATI: La guerra in Procura termina con la “condanna” di Robledo (La Stampa)

LA STAMPA

La guerra in Procura termina
con la “condanna” di Robledo
Milano, dopo la querelle con Bruti Liberati il Csm ha deciso:
sarà aggiunto a Torino ma perde sei mesi di anzianità

La triste guerra BrutiRobledo finisce come finiscono tutte le guerre: nel modo peggiore. Soprattutto per Alfredo Robledo, l`ex capo dell`anticorruzione milanese, già trasferito cautelarmente a Torino e da ieri «condannato» dalla sezione disciplinare del Csm alla perdita di 6 mesi di anzianità e all`allontanamento definitivo dall`ufficio di Milano, con però la restituzione delle funzioni di procuratore aggiunto sempre a Torino (decisione presa sulla base di una sentenza delle sezioni riunite civili di Cassazione che avevano bocciato la retrocessione di un altro magistrato). Magra consolazione per un magistrato che ancora l`altro ieri, davanti ai membri della commissione disciplinare si era difeso con forza sottolineando di «aver vissuto 39 anni limpidi in magistratura. Per me questa accusa è atroce. L`accusa di scambio di favori è per me infamante». Ieri il magistrato, davvero amareggiato, non ha voluto commentare gli ultimi avvenimenti che lo hanno visto suo malgrado protagonista.
Pene più severe
La vicenda è quella delle carte che Robledo avrebbe chiesto all`avvocato della Lega Nord, Domenico Aiello, per conoscere in anticipo le mosse dell`ex sindaco di Milano Gabriele Albertini in una causa per calunnia aggravata.
Il pg della Cassazione nella sua requisitoria aveva chiesto una pena più severa
con la perdita di un anno di anzianità. Ieri il collegio ha accolto parzialmente le richieste avanzate dai pg Alfredo Viola e Pietro Gaeta che contestavano a Robledo di essere venuto meno «ai doveri di imparzialità e riserbo», nonché di «aver usato la propria qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé». In sostanza, secondo l`accusa, l`ex pm avrebbe messo in atto uno «scambio di favori» con l`avvocato della Lega Nord che in quel momento difendeva gli interessi del partito proprio davanti a Robledo, il quale indagava sul Carroccio per i rimborsi facili. Di più: secondo i pg, Robledo avrebbe addirittura scambiato con il legale notizie riservate sulla sua inchiesta.
Dialoghi registrati
I dialoghi tra Robledo e il legale vennero registrati in alcune un`intercettazioni della procura di Reggio Calabria che stava indagando su una storia di criminalità organizzata che vedeva coinvolto un cliente dell`avvocato Aiello. E proprio questo rappresentò il colpo definitivo per Robledo che proprio in quel periodo aveva accusato il suo ex
capo Bruti Liberati di una gestione opaca dell`ufficio giudiziario e in particolare di aver dimenticato in un cassetto un`inchiesta sulla vendita
di un pacchetto azionario della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi. Indagine successivamente archiviata dallo stesso tribunale,
Robledo è stato però assolto da altre accuse: quella di aver recato «un indebito vantaggio» all`avvocato della Lega, suggerendogli di inviargli
un`istanza poi non accolta; e soprattutto di aver tenuto un comportamento
scorretto nei confronti di altri colleghi dell`ufficio giudiziario
e dello stesso procuratore Bruti Liberati.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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