L’INTERVISTA/3: Borraccetti: sul carcere scelta opinabile (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Borraccetti: sul carcere scelta opinabile

ROMA «È legittimo dissentire sulla misura cautelare e sulla questione tecnologica. Ma le critiche non deve farle chi siede al Csm». Per Vittorio Borraccetti, ex procuratore di Venezia, ex segretario di Magistratura democratica, ed ex membro del Csm, vanno censurate le critiche di Giuseppe Fanfani, ma anche l`ordinanza del gip Isabella Ciriaco è opinabile.
Perché? «Tocca a chi fa i processi discutere le misure nelle sedi opportune. Ma anche se è vero che l`interdizione non può essere data per chi
ha incarichi elettivi, una custodia in carcere per una turbativa d`asta non so se abbia precedenti».
Per il gip le intercettazioni mostrano come il sindaco inquini le
prove. Anche con la tecnologia. «La richiesta è basata tutta su quello. L`unico punto è se le prove non siano già tutte raccolte».
Secondo il gip «con l`attuale processo tecnologico è impossibile
riuscire a controllare» che l`indagato non comunichi. Non è così?
«L`argomentazione ha un`implicazione di carattere generale che può avere
conseguenze».
Quali? «Con mail e WhatsApp ai domiciliari potrebbe andare solo chi ha reati per cui non c`è bisogno di evitare colloqui».
Non le sembra una critica troppo severa? «Credo sia legittima. Il
problema è non scadere in teorie del complotto contro Renzi, che lui stesso mi pare non cavalchi».
Quindi è legittima anche quella di Fanfani? «No. Compito del Csm è
tutelare l`autonomia dei magistrali». V. Pic.

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