L’INTERVISTA: Notai indispensabili per competitività e tutela dei deboli (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

INTERVISTA SALVATORE LOMBARDO
Notai indispensabili per competitività e tutela dei deboli

Dottor Lombardo, l’inizio della sua presidenza del Notariato coincide con il decreto del Mise che consente di costituire le “Start up srl” senza passare dal notaio (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Che ne pensa? Che sono scettico. Al 31 dicembre scorso abbiamo costituito 85 mila srl semplificate, gratuitamente, garantendo certezza, controllo, sicurezza giuridica. Questo è del resto nella natura e nella mission del notaio, in primo luogo pubblico ufficiale dello e per lo Stato. Siamo un presidio della legalità, veda i dati sull’antiriciclaggio.
Antiriciclaggio in cui garantite il 91% delle segnalazioni provenienti dal mondo dei professionisti. Appunto. Il notaio ha una grande opportunità: quella di “vedere” le persone che stipulano gli atti. Sa cosa significa?
Però per l’Ue siete «impresa» e dovete sottostare alle regole di mercato, aprendovi alla concorrenza. Noi siamo principalmente pubblici ufficiali che, giurando, ricevono il sigillo dello Stato. E infatti non a caso i cittadini hanno fiducia nel notaio. Noti che c’è l’est europeo che guarda al modello italiano, e prima ancora la Cina, il Vietnam, anche gli Usa. Ci sarà un motivo.
Quale? Per esempio che Doing Business, nella sua classifica mondiale di competitività, fa scalare all’Italia 50 posizioni per volta, grazie all’affidabilità dei registri immobiliari e societari. E se lo dice un’organizzazione iper-liberista come quella, forse c’è da meditare.
Quindi il notaio è ancora attuale? La legge istitutiva è del 1913, la professione nel frattempo si è saputa modernizzare, digitalizzare, attualizzare seguendo i binari originari: certezza delle situazioni giuridiche, tutela della parte contrattuale più debole.
Però negli ultimi anni più volte siete stati, diciamo, erosi nelle competenze. Ecco appunto, veda nelle transazioni sugli autoveicoli, ce le hanno tolte. Lo Stato ha guadagnato? I cittadini hanno forse risparmiato? E i casi, sempre più numerosi, di monointestatari di centinaia di auto? Questo è il prezzo che la società rischia di pagare in termini di certezza dei traffici giuridici. 
Capitolo redditi. Siete sempre i primi in Italia. La verità è che il 50% dei notai guadagna meno di 70 mila euro anno, redditi dignitosi ma nulla più. Ci siamo molto ringiovaniti, dobbiamo pensare ai giovani.
Come? Valorizzandoli, spiegando loro che il notaio deve “farsi vedere” in tutti i sensi, farsi conoscere, ascoltare i bisogni e le sollecitazioni dei cittadini. Se è il caso faremo anche gazebo nelle città e nei paesi, dobbiamo saper ascoltare e proporre.
E chi sbaglia? Paga. Noi abbiamo già ottenuto, nella legge di Stabilità, l’espulsione per il notaio che si appropria del denaro che detiene come pubblico ufficiale, siamo stati gli antesignani dell’assicurazione professionale e dei fondi di garanzia, a tutela del cittadino sia chiaro.
Fra tre anni quale bilancio vorrebbe fare? Essere stati utili alla società e allo Stato. Cioè essere stati semplicemente “notai”. Alessandro Galimberti

Foto del profilo di Andrea Gentile

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