L’INTERVENTO/4: La giustizia non sia emotiva di Beniamino Migliucci – Presidente Unioni Camere Penali Italiane (Il Tempo)

IL TEMPO

La giustizia non sia emotiva

di Beniamino Migliucci – Presidente Unioni Camere Penali Italiane

Il caso Matei ha provocato forti reazioni emotive. Ci si è chiesti come mai una persona condannata a 16 anni potesse essere già libera prima del tempo. Non sempre si spiega che le norme del nostro ordinamento penitenziario consentono la concessione di benefici per favorire il graduale reinserimento
del condannato nella società e che le misure alternative allontanano dal delitto, mentre la carcerazione provoca recidiva.
Il regime di semilibertà può essere adottato solo dopo la espiazione di almeno metà della pena e nel caso in cui siano stati registrati progressi significativi.
La semilibertà è stata sospesa dal magistrato, dopo che erano apparse delle fotografie su Facebook. Non è possibile una valutazione puntuale senza
conoscere le prescrizioni imposte, né il provvedimento del giudice nel dettaglio. Il Tribunale dovrà verificare se esistano i presupposti per la revoca, che può essere disposta quando il comportamento sia tale da rivelare
la impossibilità di recupero del reo (…).
La pressione mediatica e l’emotività non dovranno condizionare la valutazione perché un sorriso o una foto in bikini possono certo pregiudicare un percorso intrapreso positivamente. Se le condotte sono queste, non sembrano tali da evidenziare inidoneità al trattamento, anche perché le foto parrebbero scattate durante un permesso premio, del quale la condannata si era resa meritevole. D`altro canto, non sempre un viso corrucciato rivela pentimento
e un sorriso esprime mancanza di rispetto verso chi ha provato dolore.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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