L’INTERVENTO: La sicurezza nei tribunali una priorità per il Ministero di Andrea Orlando – Ministro della Giustizia» (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

A UN ANNO DALLA STRAGE A MILANO

La sicurezza nei tribunali una priorità per il Ministero

di Andrea Orlando – Ministro della Giustizia

sab. 9 – Caro direttore,
la sparatoria di un anno fa nel palazzo di giustizia di Milano costò la vita a
tre persone: il giovane avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, colpito dai primi spari esplosi dall`assassino; Giorgio Erba, coimputato dell`autore
della strage nel processo per bancarotta fraudolenta, e il giudice Fernando Ciampi, raggiunto nel suo ufficio dopo la prima sparatoria.
Alle loro famiglie va il pensiero in questa giornata nella quale si rinnova un dolore inaccettabile. Altre due persone rimasero ferite. I fatti destarono grande impressione nell`opinione pubblica: non solo per la loro gravità,
ma anche per il luogo in cui accadevano. Si amministra la giustizia, infatti, non per altro che per spegnere la violenza. In uno dei miti fondativi della nostra civiltà, l`Orestea di Eschilo, l`istituzione del tribunale di Atene
da parte della dea mette fine a una lunga spirale di vendetta e ai suoi tragici spargimenti di sangue.
I Tribunali sono luoghi di lavoro, frequentati ogni giorno da migliaia di persone, ma sono anche obiettivi particolarmente sensibili, che richiedono un impegno particolare in termini di sicurezza. Per questo motivo, ho
posto l`esigenza di una compiuta rivisitazione della disciplina in materia di sicurezza degli uffici giudiziari. Abbiamo bisogno di superare la frammentarietà della normativa attualmente vigente e soprattutto la complessa stratificazione di competenze, che ne rende complicata l`attuazione e, a volte, facilita il rimpallo di responsabilità.
Ho avviato nei mesi scorsi una accurata riflessione, insieme con i Capi degli Uffici Distrettuali, a cui ho chiesto di contribuire individuando modelli, integrati e flessibili, che tenessero conto delle diverse caratteristiche dei relativi uffici. È evidente infatti che le esigenze di sicurezza di un grande palazzo di giustizia, come quello di Milano, che peraltro adotta misure di protezione assai avanzate, sono diverse da quelle di un piccolo Tribunale. Questo è tanto più necessario, in quanto dal settembre dello scorso anno le spese di funzionamento degli uffici sono state trasferite al Ministero, con importanti economie di spesa, ma anche con inediti profili organizzativi.
Il recente regolamento di Organizzazione del Ministero ha istituito infatti nuove articolazioni amministrative decentrate, le «Conferenze permanenti»,
alle quali riconosce attribuzioni funzionali allo svolgimento delle attività degli uffici, e compiti anche in merito all`individuazione dei fabbisogni legati alla
sicurezza. Di regola, le misure organizzative non destano la stessa attenzione che viene solitamente riservata ai piani alti della legislazione. Eppure sono fondamentali, per il buon funzionamento del servizio giustizia. Per questo, voglio assicurare che su questo versante l`impegno del Ministero e mio personale è costante.
Siamo del resto riusciti, per la prima volta dopo anni, a invertire la tendenza alla riduzione degli investimenti, reperendo nuove risorse per il supporto all`organizzazione.
Molto, ovviamente resta da fare, ma possiamo e vogliamo farlo, per usare anche noi le parole con cui Eschilo celebra l`istituzione del tribunale e l`amministrazione della giustizia ad Atene: «Mi è cara questa comunità,
amo questa città».
La memoria dei tragici fatti dello scorso anno va custodita, io credo, dentro queste semplici parole.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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