LEGITTIMA DIFESA: Ferranti: «No agli automatismi la proporzionalità va sempre valutata» (Il Messaggero)

IL MESSAGGERO

Ferranti: «No agli automatismi la proporzionalità va sempre valutata»

ROMA No agli automatismi, dice Donatella Ferranti. Magistrato, deputato del Pd, è presidente della Commissione giustizia di Montecitorio: «Purtroppo la legge sulla legittima difesa corre il grande rischio di essere strumentalizzata. Per la sua importanza, dovrebbe essere discussa in un momento di tranquillità».
E invece oggi torna alla Camera, con la Lega sulle barricate che difende il suo testo originario e il Nuovo centrodestra critico nei confronti della modifica proposta dal Pd. Onorevole Ferranti, questa mattina in aula alla Camera sarà scontro aperto? «Di certo è prevista bagarre. Bisognerà votare, qualcuno chiederà il ritorno della legge in commissione giustizia e chi vuole andare avanti a ogni costo non avrà una reazione pacata. Noi ci presentiamo in aula con una proposta votata dalla maggioranza che in pratica non stravolge il testo della legge, ma corregge solo l`articolo 59 sulle circostanze non conosciute o erroneamente supposte. Il Nuovo centrodestra potrebbe chiedere il ritorno della legge in commissione per un approfondimento e su questa richiesta si voterà».
Le posizioni, insomma, sono molto distanti. «Sì, anche perché il tema è complesso. E` un provvedimento che ha voluto la Lega ma con
un automatismo della legittima difesa, che esclude qualsiasi valutazione. Diciamo che se una forza politica ritiene opportuno ripensare meglio la legge, un ulteriore dibattito non può che essere utile. Il bene della vita e del
domicilio va tutelato adeguatamente, tuttavia deve esserci una valutazione di
proporzionalità e del contesto in cui si esercita la legittima difesa. Che non deve diventare il via libera incondizionato all`uso delle armi. Poi non possiamo lamentarci se in giro ci sono troppe pistole, se i femminicidi
e i maltrattamenti sono all`ordine del giorno». C.Gu.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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