LAVORO: Lavoro autonomo. Se il taglio dei contributi diventa un boomerang (Corriere Economia)

CORRIERE ECONOMIA

Riforme. Il governo e il rilancio dell’occupazione con gli sgravi
Lavoro autonomo. Se il taglio dei contributi diventa un boomerang
Giù il prelievo Inps perle partite Iva, da valutare
gli effetti della manovra sulla pensione che verrà

E’ tempo di sfide importanti per il mondo delle partite Iva: dalle pensioni al Fisco passando per il lavoro e la legge di Stabilità. Le buone notizie arrivano dal premier Renzi che di recente ha ribadito la volontà di inserire nella Legge di Stabilità alcuni sgravi anche a sostegno delle partite Iva, che potranno così avere un risparmio di mille euro l’anno. Il tutto per incentivare le adesioni con l’obiettivo dichiarato di raggiungere 500 mila partite Iva.
Pericoli
La proposta prevede la diminuzione dell’aliquota contributiva dal 270/- al 25% e l’innalzamento della parte assistenziale da 0,72% a 1,25% (totale 26,25) – spiega Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap -. Una riduzione dei costi previdenziali, di circa 1.000 euro l’anno per gli iscritti alla gestione separata è il provvedimento che attendevamo da anni e che accoglie i suggerimenti del Colap. Questa innovazione permetterà ai professionisti di respirare e incentiverà l’apertura di nuove partite Iva, puntiamo a nuova occupazione. Finalmente si sta provando ad eliminare definitivamente lo spauracchio del 33% nel 2018 e abbiamo al Senato il disegno di legge sul lavoro autonomo che rafforza le tutele e apre un po’ il mercato. Per la prima volta nella storia del nostro Paese le partite Iva sono al centro del dibattito politico e protagoniste della prossima legge di Stabilità.
Una novità che potrebbe avere ricadute anche sulla riforma previdenziale, specie adesso che si registra l’apertura all’anticipo pensionistico anche per le partite Iva. «Su quel fronte la sfida è più complessa – avverte la presidente del Colap -. L’anticipo della pensione è un meccanismo che richiede un’assicurazione e una capacità di reddito che spesso le partite Iva non hanno. Inoltre inutile parlare di riduzione delle aliquote se non si mette in programma anche la modifica della legge Fornero». E qui si comprende il legame diretto con la previdenza. «Certo, perché con il contributivo puro ci si avviterebbe in un meccanismo infernale: abbassare le aliquote significa anche diminuire i versamenti contributivi. Quoto significa che per professionisti dal percorso altalenante come le partite Iva, i contributi sarebbero troppo bassi. Già adesso le proiezioni ci dicono che avremo pensioni da fame, se dovessero calare i nostri contributi ci ritroveremmo con pensioni inferiori a quelle sociali
Proposte
Difficile però trovare soluzioni alternative facilmente praticabili. «La soluzione è quella di modificare la legge Fornero – afferma Alessandrucci-. Il percorso previdenziale attraverso la gestione separata dell’Inps con un contributivo puro è troppo penalizzante. Non bisogna dimenticare, infatti, che la gestione separata dell’Inps non prevede nemmeno la totalizzazione dei contributi; le tante partite Iva che hanno un percorso (anche consistente) di carriera come dipendenti non riusciranno mai a ricongiungere le due casse».
In compenso però qualcosa si muove anche sul fronte occupazionale specie adesso che il cosiddetto «Jobs act del lavoro autonomo» sta producendo i primi effetti come quello di inserire uno sportello per le partite Iva anche nei centri per l’impiego. «È stata accolta la nostra proposta di far collaborare le associazioni con i centri per l’impiego, perché è utile che le istituzioni inizino a collaborare con il mondo professionale. Sarà il primo degli interventi di sinergia, per il mondo dell’associazionismo professionale che molto può ancora dare».
È’ una promozione per il testo sul lavoro autonomo? «Non del tutto. Se dovessi giudicarlo oggi avrei meno entusiasmo di quando fu presentato. Si prospettava un disegno di legge in grado di riformare e rafforzare questo mondo a lungo trascurato, oggi esce un testo molto attenuato che non fa veri cambiamenti e a tratti rafforza le storiche lobby Ma sono fiduciosa che nell’iter parlamentare si possa ancora migliorare il testo noi ci saremo a portare le istanze e le proposte».

Foto del profilo di Andrea Gentile

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