LAVORO: Lavoro autonomo, il Ddl con le tutele fa rotta sull’aula (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Jobs act. Oggi il calendario del Senato
Lavoro autonomo, il Ddl con le tutele fa rotta sull’aula

Si avvicina l’approvazione al Senato del Ddl sul jobs act per il lavoro autonomo. Infatti, la conferenza dei capigruppo, convocata per oggi, deciderà il calendario dello sbarco in Aula del provvedimento 2233 che contiene le nuove regole per il lavoro autonomo. «Credo ci sarà un attesa di qualche settimana – spiega il presidente della commissione Lavoro al Senato Maurizio Sacconi – a causa di altri provvedimenti in scaletta, ma a breve il testo arriverà in Aula e da quel momento in una decina di giorni ce la dovremmo fare». Alla fine, il testo che uscirà dall’Aula del Senato dovrebbe essere quello varato il 27 luglio scorso dalla commissione e poco spazio ci sarà per gli emendamenti la cui presentazione è scaduta ieri alle 13. Un testo, che vede il dissenso solo di M5S e di Sel e che, assicura Sacconi, «ricalcherà quello uscito dalla Commissione che ha introdotto significative innovazioni rispetto alla proposta del Governo». In particolare, dopo il passaggio in Commissione è stato ampliato il raggio d’azione della norma che ora vale per tutti i rapporti di lavoro autonomo ad esclusione dei piccoli imprenditori iscritti alle Camere di commercio. Così come anche i lavoratori autonomi potranno usufruire, in caso di transazioni commerciali, degli interessi di mora per i ritardati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Soggetti, questi ultimi, che devono garantire, in quanto stazioni appaltanti, la partecipazione degli autonomi ai bandi di gara anche attraverso reti, consorzi e associazioni temporanee. Inoltre, ai lavoratori autonomi viene consentita la deducibilità delle spese per la formazione e di quelle per vitto e alloggio in caso di trasferte inerenti al lavoro. Importanti novità anche sul fronte delle politiche sociali, con l’estensione da 3 a 6 mesi del congedo parentale per i padri iscritti alla gestione separata Inps. Infine, viene ridefinito lo smart work che può essere svolto dentro e fuori l’azienda con modalità da fissare in un accordo scritto non a pena di nullità ma ai fini della regolarità amministrativa.
E sempre in tema di lavoro autonomo, ieri il dipartimento delle Finanze del Mef ha reso noto l’andamento delle partite Iva nel mese di luglio 2016. Le nuove aperture sono state 37.512 nuove partite Iva, in flessione dell’8,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il 68,4% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche e, con riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord (23% al Centro e il 34,2% al Sud ed Isole). Il 48,4% degli avviamenti è riferito ai giovani fino a 35 anni e circa il 33% a soggetti tra 36 e 50 anni; il 18,8% di coloro che a luglio hanno aperto una partita Iva è nato all’estero. Giorgio Costa

Foto del profilo di Andrea Gentile

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