FISCO: Voluntary disclosure 2 blindata (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Oggi l’esame del dl fiscale si concluderà in commissione. Entro martedì l’approvazione
Voluntary disclosure 2 blindata
Arrivano le semplificazioni e i nuovi studi di settore

Voluntary disclosure 2 blindata. In dirittura pacchetto di semplificazioni fiscali per i professionisti e le imprese. Linee guida per la riscrittura degli studi di settore che vanno in soffitta sancendo la loro trasformazione in indici di affidabilità. Cronoprogramma per la riduzione dell’aggio. Sono queste alcune delle modifiche contenute in emendamenti approvati ieri durante l’esame della legge di conversione del decreto legge 193/2016 dalle commissioni finanze e bilancio della camera. Il lavoro si concluderà entro oggi. Il voto di fiducia sul testo uscito dalle commissioni si avrà martedì, dopo l’approdo in aula del testo lunedì
Voluntary2 senza particolari sorprese dunque. La scelta è quella di cassare tutte le correzioni presentate e mantenere l’impianto praticamente inalterato rispetto al decreto legge. Possibile solo il mantenimento della finestra entro dicembre.
Semplificazioni fiscali. Addio al «tax day», ovvero la scadenza unica del 16 giugno per i versamenti Irpef, Irap, Ires, Iva, Imu e Tasi. E pausa estiva ad agosto per il fisco. Le misure sono contenute in un emendamento al decreto legge fiscale collegato alla manovra, riformulato dai relatori, che recepisce una serie di proposte di modifica del Pd e di Ap. Tra le novità più rilevanti, lo stop alla scadenza unica degli adempimenti: dall’anno prossimo slitta dal 16 al 30 giugno il termine per il pagamento di Irpef, Irap e Ires. E ancora, arriva la pausa estiva per il fisco: saranno sospesi dal 1° agosto al 4 settembre ogni anno i termini per rispondere alle lettere di accertamento (esclusi quelli per le richieste a seguito di attività di ispezione e verifica nonché relativi alle procedure di rimborso Iva) e non si applica il termine dei 30 giorni per pagare le somme dovute a seguito dei controlli. Modifiche anche alla fiscalità degli immobili. Il regime della cedolare secca non decadrà più automaticamente in caso di mancata comunicazione della proroga di un contratto d’affitto ma ci sarà una sanzione da 50 a 100 euro.
Torna il modello F24 cartaceo per pagare imposte superiori a 1.000 euro. Ed è fissata definitivamente la proroga al 23 luglio del termine per la trasmissione del 730 da parte di Caf e professionisti qualora abbiano già trasmesso entro il 7 luglio almeno l’80% delle dichiarazioni. Il termine del 23 luglio vale anche per i contribuenti che trasmettono direttamente la propria dichiarazione all’Agenzia delle entrate.
Studi di settore con indici di affidabilità. A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017, con decreto del ministro dell’Economia, saranno «individuati indici sintetici di affidabilità fiscale cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti». Contestualmente, cessano di avere effetto le disposizioni relative agli studi di settore.
Sanzioni ridotte per le inesatte comunicazioni Iva. Come anticipato da ItaliaOggi di ieri, arriva la riscrittura dei minimi e massi delle sanzioni introdotte per chi sbaglia a trasmettere i dati delle fatture e le nuove comunicazioni al fisco.
Spesometro, nel 2017 invii semestrali. La dichiarazione trimestrale Iva, nuovo adempimento che aveva agitato gli animi dei professionisti cambia calendario. Per il primo anno di applicazione, il 2017, la comunicazione delle fatture Iva emesse e ricevute, il cosiddetto spesometro sarà semestrale e non trimestrale e dovrà essere effettuata entro il 25 luglio. Lo prevede un emendamento al decreto legge fiscale collegato alla manovra, approvato con riformulazione dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. È inoltre previsto, per gli altri anni, che la comunicazione relativa al secondo trimestre sia effettuata entro il 16 settembre e quella relativa all’ultimo trimestre entro il mese di febbraio.
Dichiarazione integrativa a favore. Le modalità di utilizzo del credito sono parificate per l’Iva con quanto già previsto per le dichiarazioni dei redditi. Cristina Bartelli

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