FISCO: Unico, prima chiamata alla cassa (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Adempimenti. Il rinvio al 6 luglio riguarda i contribuenti soggetti a studi di settore, compresi minimi e forfetari
Unico, prima chiamata alla cassa

Proroga di Unico ma non per tutti. Lo slittamento al 6 luglio per i versamenti d’imposta riguarderà i contribuenti soggetti agli studi di settore, compresi i contribuenti minimi o in regime forfetario. La proroga trascinerà anche il pagamento con lo 0,40% in più che si potrà fare dal 7 luglio fino al 22 agosto. Anche la proroga di quest’anno riguarderà, in particolare, le persone fisiche e i soggetti collettivi, società di persone e società di capitali comprese, che esercitano attività per le quali sono stati elaborati gli studi di settore, a prescindere dall’esistenza di cause di esclusione o di inapplicabilità e che dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito dalla legge (5.164.569,00 euro).
Beneficeranno del differimento anche le persone fisiche che hanno applicato il regime dei superminimi con il forfait del 5 per cento, nonchè le persone fisiche che hanno applicato il regime forfetario con la tassazione del 15 per cento.
Chi deve pagare
Per i contribuenti che non beneficiano della proroga oggi, 16 giugno 2016, è l’ultimo giorno per eseguire il versamento a titolo di saldo per il 2015 e prima rata di acconto per il 2016. Alla cassa i contribuenti che presentano Unico 2016 Pf persone fisiche; Unico 2016 Sp società di persone e soggetti assimilati; Unico 2016 Sc società di capitali ed enti commerciali (con esercizio che coincide con l’anno solare) e Unico 2016 Enc enti non commerciali. Scade oggi anche il termine per pagare tutte le altre imposte e contributi “collegati” al modello Unico 2016. La scadenza di oggi riguarda anche i contribuenti che:
– hanno scelto la cedolare secca e devono versare il saldo della tassa piatta per il 2015 e la prima rata di acconto per il 2016;
– sono titolari della proprietà o di altro diritto reale su immobili situatiall’estero e devono versare l’imposta sul valore degli immobili (Ivie);
– nel 2015 hanno detenuto attività finanziarie all’estero e devono versare l’Ivafe;
– devono versare i contributi previdenziali Inps sul reddito eccedente il cosiddetto minimo di reddito;
– devono versare il diritto annuale dovuto dalle imprese (eccetto superminimi e forfetari) estranee agli studi di settore, iscritte o annotate nel Registro delle imprese.

I contribuenti che saltano la scadenza di oggi potranno eseguire i versamenti di Unico entro il 18 luglio 2016 con la maggiorazione dello 0,40 per cento.
Iva in Unico
I contribuenti che presentano la dichiarazione annuale Iva con l’Unico, possono versare il saldo Iva entro i termini previsti per i pagamenti di Unico 2016, applicando la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo 2016. Se il saldo Iva si effettua nel periodo dal 17 giugno al 16 luglio 2016, che slitta a lunedì 18 luglio, è dovuta una ulteriore maggiorazione dello 0,40%, che si calcola sull’importo determinato al 16 giugno. In caso di compensazione di debiti con crediti dell’Unico, se i crediti superano i debiti, la maggiorazione dello 0,40% non è dovuta. Se i debiti dell’Unico 2016 sono superiori ai crediti, lo 0,40% si applica solo sulla differenza.
Sulle somme rateate, a partire dalla seconda rata, il contribuente deve pagare gli interessi del 4% annuo, che decorrono dal 1° giorno successivo alla scadenza della prima rata. Le rate successive alla prima devono essere pagate entro il 16 di ciascun mese di scadenza per i titolari di partita Iva ed entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti. Salvina Morina Tonino Morina

Foto del profilo di Andrea Gentile

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