FISCO: Sindaci in colpa se non vigilano (Italia Oggi)

ITALIA OGGI
Multati pur se ingannati dai manager
Sindaci in colpa se non vigilano

Multati dalla Consob i sindaci della società quotata, anche se gli amministratori hanno tenuto il collegio all’oscuro dei vincoli assunti nei confronti di terzi, profittando dei loro poteri di rappresentanza: di fronte a illeciti degli organi vigilati, infatti, risulta legittima anche la comminatoria di una sanzione «colposa» perché è sufficiente che il collegio fosse in condizioni di conoscere le condotte trasgressive poste in essere dagli amministratori. E ciò perché ai «controllori» si richiede di verificare anche se sono adeguati i sistemi di controllo interno adoperati nella società di investimenti. È quanto emerge dalla sentenza 6037/16, pubblicata dalla prima sezione civile della Cassazione.
Denuncia immediata
Diventa definitiva la sanzione di 80 mila euro per ciascuno dei sindaci: l’authority che vigila sul mondo della finanza ha rilevato a carico della società di investimenti irregolarità tali nel trattamento dei documenti di spesa al punto che mancano i giustificativi di addebiti e pagamenti. Non giova ai componenti il collegio di controllo sostenere che le condotte contrarie al Tuf sarebbero state occultate da parte degli organi di gestione della società e che dunque non si potrebbe imputare loro una responsabilità oggettiva: a far scattare l’omessa vigilanza, infatti, risulta sufficiente che il sindaco possa rappresentarsi l’illecito poi posto in essere dagli amministratori. E ciò perché la complessità necessaria all’organizzazione di una società di investimenti non può tuttavia ridurre le garanzie in favore degli azionisti. È vero: non si può addebitate ai sindaci una responsabilità per il mero sospetto dell’irregolarità dei sindaci né pretendere che le scelte di gestione siano controllate nel merito. Ma ben si può esigere una denuncia immediata a Consob e Bankitalia di fronte a ipotesi di illeciti perché gli articoli 50 e 151 Tuf e 2403 bis Cc onerano i sindaci di un tempestivo esercizio dei poteri ispettivi loro riconosciuti. Infine: in giudizio alla Consob basta provare anche per presunzioni semplici i fatti costitutivi della pretesa sanzionatoria, mentre sta al sindaco intimato dimostrare di aver adottato la condotta attiva esigibile. Dario Ferrara

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