FISCO: Precompilata, proroga al varo (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Il dpcm con il rinvio al 23 luglio è pronto. Ora si attende il consiglio dei ministri
Precompilata, proroga al varo
Entro il 7 luglio da smaltire l’80% delle dichiarazioni

Trasmissione del modello 730 precompilato rinviata al 23 luglio per tutti, sia che si tratti di intermediari abilitati, sia che si tratti di contribuenti che si cimentano, da soli, nella dichiarazione precompilata. è stato approvato dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il dpcm (decreto della presidenza del consiglio) che per l’ultima volta concede la proroga della scadenza fiscale e ora si attende il passaggio in consiglio dei ministri. Ultimo decreto di proroga ad hoc per il 730 perché, secondo quanto ItaliaOggi è in grado di anticipare, il differimento del calendario della trasmissione sarà inserito, in maniera permanente, in una norma del decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali che, come anticipato e ribadito più volte dal viceministro all’economia Luigi Casero, arriverà prima dell’estate.
Dunque più tempo per l’inoltro del modello 730 precompilato 2016, con il copione uguale a quello dello scorso anno. Entro il 7 luglio, termine fissato dalla legge, i Caf (centri di assistenza fiscale) dovranno aver inviato all’Agenzia delle entrate una percentuale che, se confermata quella dell’anno scorso, sarebbe pari all’80% ma che potrebbe anche scendere al 70% quest’anno. Quel che rimane, invece potrà essere inviato entro il 23 luglio.
Proprio ieri, l’Unione giovani dei dottori commercialisti ha inviato una nota in cui si chiede al ministero dell’economia chiarezza sulle scadenze fiscali e in particolare sulla scadenza di Unico: «Dinanzi a un moltiplicarsi di adempimenti, gravosi e onerosi, dove i commercialisti e i loro clienti si trovano a dover rispettare, al buio, i tempi dettati dall’amministrazione finanziaria, ci si sarebbe aspettati un intervento risolutivo, consapevole della difficoltà che l’attuale sistema fiscale riversa su tutti gli operatori. Basta uno sguardo», scrive l’Ungdc, «agli ultimi mesi: miriadi di dati, sulla cui necessità abbiamo già manifestato perplessità, inviati all’amministrazione finanziaria in aggiunta alle ordinarie scadenze. A fronte di ciò sembra inopportuno avviare la carambola di ti do la proroga, ti tolgo la proroga: basterebbe applicare i principi dettati dallo Statuto del contribuente!»
L’operazione precompilato 2016 quest’anno è alla prova delle spese sanitarie. I contribuenti troveranno una prima traccia, da parte dell’amministrazione, delle spese mediche sostenute con la tessera sanitaria nel corso dell’anno di imposta 2015. In molti casi si dovrebbero trovare anche gli scontrini dei farmaci acquistati, dall’autunno in avanti, quelli prescritti con la ricetta rossa, ma non i farmaci da banco.
Un puzzle, quello dei dati inseriti, nel modello precompilato, che si compone di anno in anno.
Il direttore dell’agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, ha dichiarato in audizione alla commissione finanze della camera (si veda ItaliaOggi del 12/5/2016) che quest’anno 520 milioni di documenti di spese sanitarie sono stati trasmessi all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Di questi, circa 11 mila sono stati oscurati per l’opposizione dei contribuenti alla comunicazione dei propri dati. In particolare, per quanto riguarda le spese sanitarie, per l’anno d’imposta 2015, sono state inviate circa 400 milioni di ricette del Servizio sanitario nazionale, per un importo dei ticket pari a circa 1,5 miliardi di euro, e 120 milioni di documenti fiscali, per un importo pari a circa 13 miliardi di euro. In totale, quindi, sono stati resi disponibili all’Agenzia delle entrate, e utilizzati ai fini della compilazione della dichiarazione, oltre 520 milioni di documenti di spesa per un importo pari a circa 14,5 miliardi di euro. I dati relativi alle spese comunicate riguardano circa 50 milioni di cittadini. Cristina Bartelli

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