FISCO: Precompilata, cresce il fai-da-te (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Dichiarazioni. Diffusi dall’agenzia delle Entrate i primi dati su 730 e Unico Web: l’invio senza intermediario piace soprattutto al Nord
Precompilata, cresce il fai-da-te

MILANO. Aumentano i “coraggiosi” che trasmettono autonomamente la dichiarazione precompilata: quest’anno sono stati quasi 2 milioni, mentre nel 2015 – primo anno della sperimentazione – il numero di contribuenti che aveva scelto la modalità fai-da-te si era fermato a 1,4 milioni.
I dati diffusi ieri dall’agenzia delle Entrate dimostrano la fiducia degli italiani nei confronti del nuovo strumento messo a punto dal fisco, che permette di correggere e inviare la dichiarazione dei redditi (già predisposta dalle Entrate) in autonomia, senza bisogno di affidarsi a un intermediario e quindi senza costi aggiuntivi.
A scegliere il fai-da-te sono soprattutto i contribuenti residenti nel Nord Italia: il 14% delle precompilate arriva dal Friuli-Venezia Giulia, il 13,6% dalla Lombardia e il 12,1% dal Veneto. Seguono, a stretto giro, la Valle d’Aosta (11,8%), il Lazio e il Piemonte (entrambe all’11,6%). A livello provinciale sul podio ci sono Monza-Brianza (16,8%), Lecco (16,6%) e Trieste (16%).
A sorprendere sono, però, i dati relativi all’età dei contribuenti che hanno optato per l’invio telematico da casa: non ci sono solo i giovani. Quasi un quarto dei 730 precompilati spediti in autonomia arrivano da contribuenti di età compresa tra 41 e 50 anni (446mila); segue la fascia di età tra 51 e 60 anni (374mila). I trentenni che hanno trasmesso il modello sono stati 325mila. Il dato più interessante, però, è quello degli over 60: 324mila dichiarazioni trasmesse con il fai-da-te sono arrivate dai contribuenti di età compresa tra i 61 e i 70 anni; 215mila da quelli tra i 71 e gli 80 e 139mila dagli over 80. Che ci sia o meno lo zampino di qualche figlio o nipote, i dati sono comunque positivi, anche se è presto per un bilancio definitivo. In totale, infatti, le dichiarazioni precompilate messe a disposizione dall’Agenzia sono state 30 milioni (20 milioni relative al 730 e 10 milioni a Unico).
I due milioni che si sono “lanciati” nel fai-da-te sono, quindi il 6,7% del totale dei contribuenti che hanno ricevuto la precompilata (730 o Unico). Tutti gli altri hanno scelto la via “assistita” (da un Caf o da un intermediario) o la trasmissione del modello “ordinario” (non precompilato). Per adesso, le informazioni a disposizione delle Entrate parlano di 14 milioni di le dichiarazioni 730 scaricate dai Caf e dagli altri intermediari.
La stragrande maggioranza delle dichiarazioni fai-da-te arrivate all’Agenzia riguarda il modello 730: solo 101mila sono stati i modelli Unico Web inviati dai contribuenti.
Un altro dato che sarà interessante conoscere è quello relativo alle modifiche e alle integrazioni: i 2 milioni di precompilate trasmesse riguardano solo contribuenti che hanno accettato la dichiarazione elaborata dalle Entrate, o c’è anche qualcuno che ha inserito dati aggiuntivi? Troppo presto per saperlo, ma è probabile che il numero di dichiarazioni accettate senza modifiche sia più alto rispetto al 2015, visto che quest’anno il modello conteneva già i dati relativi alle spese sanitarie, al bonus ristrutturazioni ed energia, ai contributi per la previdenza complementare, alle spese funebri e a quelle universitarie. In totale le informazioni aggiunte sono state circa 700 milioni. Francesca Milano

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