FISCO: Partenza lenta per il Pat (Italia Oggi)

ITALIA OGGI SETTE

PROCESSO AMMINISTRATIVO TELEMATICO/ Il punto post-rinvio
Partenza lenta per il Pat
Resta ancora sperimentale fino a dicembre

Lun.25 – Mancanza di concertazione tra Consiglio di Stato e associazioni sull’avvio del Pat, il processo amministrativo telematico che resta ancora sperimentale e facoltativo fino a dicembre 2016. È l’effetto dello slittamento di sei mesi deciso dal dl 30 giugno 2016, n. 117, con il quale è stata disposta la «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative in materia di processo amministrativo telematico». È quanto imputato all’organo supremo della giustizia amministrativa da Filippo Lubrano, avvocato amministrativista e segretario dell’Associazione italiana avvocati amministrativisti. «Il Consiglio di stato non ha voluto sentire nessuno, siamo sempre stati invitati in Consiglio per riunioni dove già tutto era deciso per noi, non hanno mai accettato di sedersi a tavolino per discuterne insieme salvo poi accorgersi a fine corsa di non essere pronti ad abbandonare l’analogico e farsi fare un decreto legge dal Governo».
Ci va giù duro Lubrano che peraltro aveva già preso carta e penna ad aprile per chiedere al Cds ascolto sul tema e che oggi è tornato a farlo: «Quando è uscito il decreto, ho scritto alla Presidenza del Consiglio per chiedere una commissione comune tra magistrati, avvocati e personale amministrativo che elabori le regole del Pat ma non ho ancora ricevuto risposta».
In effetti, doveva essere luglio il mese giusto per l’avvio a regime del Pat, che invece slitta ancora per effetto del rinvio al 1° gennaio 2017.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2016 è stato infatti pubblicato il decreto legge che ha riazzerato il conteggio temporale. Si volta quindi pagina dal dpcm del 16 febbraio 2016 n. 40 che aveva disposto l’avvio della sperimentazione del processo amministrativo telematico a partire dal 4 aprile fino al 30 giugno 2016 al decreto legge appena approvato dal governo Renzi. Testo che proroga la fase di sperimentazione al 31 dicembre 2016. In altre parole, non siamo pronti al passaggio da analogico a digitale e ve lo spieghiamo con la «ritenuta straordinaria necessità e urgenza di provvedere alla proroga di termini di prossima scadenza in materia di avvio a regime del processo amministrativo telematico al fine di garantire il regolare svolgimento del processo amministrativo». Lo stabilisce il decreto legge nei suoi tre gli articoli del: l’articolo 1 stabilisce lo slittamento della decorrenza dell’obbligo della sottoscrizione con firma digitale di tutti gli atti e provvedimenti del giudice, dei suoi ausiliari, del personale degli uffici giudiziari, dal 1° luglio 2016 al 1° gennaio 2017. A corredo, lo stesso articolo prevede infatti che il periodo di sperimentazione del sistema si svolga dal 1° luglio scorso fino alla data del 31 dicembre 2016. L’articolo 2 del decreto fissa dunque l’avvio del processo telematico al 1° gennaio 2017. La decisione del governo si spiega per la necessità di evitare «disservizi». Dal comunicato stampa del Segretariato della giustizia amministrativa del 30 giugno, emerge la necessità di garantire la continuità del processo amministrativo, «in particolare in materia di autentica di attestazione di conformità all’originale cartaceo delle copie informatiche depositate telematicamente». «Opportuno», prosegue il comunicato stampa, «un prolungamento del periodo di sperimentazione, che consenta di meglio testarne le criticità, assicurandone un avvio ordinato e funzionale». Ed è così che nelle more del Pat che verrà, il processo resta, per il momento, interamente analogico a cominciare dalla stessa obbligatorietà della sottoscrizione in contrasto con quanto previsto dall’art. 136, co. 2 bis cpa vigente fino al 1° gennaio prossimo, per il quale «i provvedimenti possono essere sottoscritti con firma digitale». Senza contare che l’entrata in vigore del Pat sembra destinata a ricevere un’ulteriore modulazione: il 12 luglio 2016 la Commissione Giustizia della Camera in sede referente prevede un emendamento al dl 117/2016. Si tratta del comma 1 bis per il quale «al fine di consentire l’avvio ordinato del processo amministrativo telematico fino alla data del 31 marzo 2017 restano applicabili, congiuntamente al processo telematico, le regole vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto». Marzia Paolucci

Foto del profilo di Andrea Gentile

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