FISCO: Nuovo spesometro con invio semestrale (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Dl fiscale/1. Dopo il primo anno di applicazione la comunicazione dati Iva diventa trimestrale, ridotte le sanzioni – Ancora tensioni sulle banche popolari
Nuovo spesometro con invio semestrale
Voluntary «interna» anche per chi ha aderito alla prima edizione – Oggi i ritocchi alla rottamazione

Semplificazioni fiscali, voluntary, studi di settore, dichiarazione integrativa a favore e comunicazione fatture. Eppure a elevare il livello del confronto politico ieri a Montecitorio sull’esame del Dl fiscale è stata una norma sulle banche popolari che puntava a modificare la soglia degli attivi per la trasformazione obbligatoria in Spa.
Il quadro politico
Il braccio di ferro tra il presidente Pd della commissione Bilancio, Francesco Boccia, (ma la misura era caldeggiata anche da Fi e M5S) e la ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, si è risolto a favore di quest’ultima. A farne le spese la rottamazione delle cartelle e l’emendamento con cui maggioranza e Governo puntano ad allungare il periodo di rateizzazione, la cui presentazione è slittata a oggi. Anche perché sul tema si è aperto un altro braccio di ferro tra Esecutivo e maggioranza sulla destinazione delle maggiori risorse che potrebbero arrivare dall’estensione della rottamazione al 2016. Secondo le stime della Ragioneria la sanatoria dal 2000 al 2016 (oggi è al 2015) produrrebbe maggiori entrate per oltre un miliardo. A questo punto si è aperto il confronto tra chi voleva utilizzare le risorse per estendere le rate fino al 2019 e oltre, chi invece voleva far pagare il 70% nel 2017 e il restante 30% nel 2018 con almeno 5 rate di pari importo (una in più rispetto alle 4 attuali) per destinare gran parte di quel miliardo al Fondo di Palazzo Chigi per le spese straordinarie. E chi, invece, puntava a destinare quelle somme alla riduzione delle sanzioni e se possibile dell’aggio. Il confronto ha bloccato i lavori delle Commissioni rinviando a oggi il via libera al Dl e l’approdo all’Aula di Montecitorio lunedì. Quando il Governo porrà la questione di fiducia per ottenere l’ok martedì.
Le cartelle
Tra le modifiche attese sulle cartelle, oltre all’apertura ai comuni e alle regioni che riscuotono con l’ingiunzione di pagamento, la riscrittura del calendario a partire dalla data di adesione alla sanatoria che passerebbe al 31 marzo 2017 e quella di risposta di Equitalia con gli importi da pagare e le rate possibili che slitterebbe al 31 maggio 2017. Al di là del confronto politico, le novità approvate ieri sono comunque tante a partire dalle correzioni sui nuovi obblighi per l’imposta sul valore aggiunto.
Le comunicazioni Iva
Invio semestrale per il primo anno e riduzione delle sanzioni. È la soluzione approvata per andare incontro alle richieste dei commercialisti di rendere meno gravoso il nuovo spesometro e la comunicazione trimestrale dei dati delle liquidazioni Iva. In particolare, per la comunicazione dei dati delle fatture viene rivisto il calendario: quella relativa al secondo trimestre dovrà essere effettuata entro il 16 settembre (e non entro il 31 agosto) e quella relativa all’ultimo trimestre entro il mese di febbraio (e non il 28 febbraio). Per il primo anno di applicazione la comunicazione relativa al primo semestre è effettuata entro il 25 luglio 2017. Viene poi anticipata di un anno la soppressione dell’adempimento relativo alla comunicazione delle operazioni Paesi black list. Quanto alle sanzioni, in caso di omessa o errata trasmissione delle fatture si prevede la penalità di 2 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre. La sanzione è ridotta alla metà, con un massimo di 500 euro, in caso di correzione della trasmissione entro quindici giorni dalla scadenza. In caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione si applica la sanzione da 500 a 2mila euro, con riduzione alla metà in caso di trasmissione corretta nei 15 giorni successivi.
Aumenta poi da uno a due anni la riduzione dei termini di accertamento per chi aderirà alla trasmissione elettronica delle fatture. Mentre viene precisato che i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva sono esonerati dalla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute. E, ancora, si estende la possibilità di usufruire del credito d’imposta per l’adeguamento tecnologico anche a coloro che esercitano l’opzione per la fatturazione elettronica tra privati. Attribuito un ulteriore credito d’imposta di 50 euro a coloro che esercitano l’opzione per la trasmissione telematica delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di interscambio (Sid). Con un emendamento Misiani (Pd) viene prorogata di due anni fino al 2019 (era prevista in scadenza alla fine del 2017) l’attribuzione ai Comuni che cooperano del 100% delle maggiori entrate recuperate grazie alla loro collaborazione nella lotta all’evasione.
La voluntary
Tra le modifiche introdotte la possibilità di presentare istanza per avvalersi della voluntary anche se il contribuente ha aderito entro il 30 novembre 2015, limitatamente alle violazioni dichiarative per attività detenute in Italia. Allo stesso tempo sarà possibile presentare istanza per la collaborazione volontaria nazionale anche se in precedenza ci si è avvalsi della voluntary disclosure limitatamente ai profili internazionali. Nel caso poi in cui la collaborazione volontaria riguarda i contanti o valori al portatore si presume, salvo prova contraria, che essi siano derivati da redditi conseguiti, in quote costanti, a seguito di violazione degli obblighi di dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, addizionali, sostitutive, Irap e Iva, nonché di violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti di imposta, commesse nell’anno 2015 e nei quattro periodi d’imposta precedenti. Per i contribuenti che si sono avvalsi della voluntary non si applicano le sanzioni in caso di omissione delle dichiarazioni per gli investimenti all’estero e le attività estere di natura finanziaria (da indicare nel quadro RW) per i periodi d’imposta successivi a quelli per i quali si sono perfezionati gli adempimenti connessi alla dichiarazione volontaria, a condizione che gli adempimenti siano adottati entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. Marco Mobili Giovanni Parente

Foto del profilo di Andrea Gentile

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