FISCO: Le liti con il fisco a +5,8% nel 2015 (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

I dati del dipartimento finanze
Le liti con il fisco a +5,8% nel 2015

Si litiga di più con il fisco. I ricorsi presentati nel 2015 mostrano in totale un aumento del 5,8%. Si registra nel primo grado di giudizio un incremento del 3,3% (pari a 188.287 ricorsi) rispetto all’anno precedente, mentre per il secondo grado di giudizio si registra un aumento degli appelli pari al 13,7%, (68.614). Il valore complessivo delle controversie presentate nel 2015 è di poco inferiore a 33,5 miliardi di euro e il valore medio della singola controversia tributaria è pari a circa 130 mila euro. Il 68,7% del totale dei ricorsi pervenuti alle Commissioni tributarie provinciali riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20 mila euro (per un totale di 0,5 miliardi di euro), mentre solo l’1,7% dei ricorsi si riferisce a controversie di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 15,2 miliardi di euro). Per il 55,4% degli appelli pervenuti alle Commissioni tributarie regionali il valore delle controversie è inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di quasi 0,2 miliardi di euro), mentre il 2,4% degli appelli totali riguarda controversie di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 8,6 miliardi di euro). Il valore complessivo delle controversie definite nel 2015 è di poco superiore a 35 miliardi di euro, mentre il valore medio della singola controversia decisa è pari a circa 117 mila euro. Questo quanto emerge dai dati sul contenzioso tributario nel 2015 diffusi ieri dal dipartimento delle finanze (si veda quanto anticipato su ItaliaOggi del 22 marzo 2016). Prosegue il trend di diminuzione delle liti tributarie pendenti che nel 2015 si sono ridotte del 7,2% (530.844 in cifra assoluta) rispetto al 2014, anno in cui era già stato registrato un calo significativo. Al risultato del 2015 contribuiscono un aumento dei ricorsi complessivamente pervenuti alle Commissioni tributarie pari a 14.233 e la definizione di 298.313 controversie. Il numero dei ricorsi definiti nel 2015 è stato quindi superiore al numero dei ricorsi complessivamente pervenuti. Il numero di controversie definite nel 2015 è pari a 298.313 e mostra una diminuzione (-1,2%) rispetto al 2014, anno nel quale si sono registrate 301.886 pronunce. In particolare, il risultato complessivo è generato dal calo delle decisioni di primo grado (-1,4%) che si attestano nel 2015 a 244.021 provvedimenti. Il secondo grado ha invece visto sostanzialmente confermare il numero di pronunce dell’anno precedente ed è pari a 54.292 provvedimenti. Le pronunce favorevoli in tutto o in parte alle Agenzie fiscali sono pari a circa il 70% per l’Agenzia delle entrate e a circa l’88% per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Sia in primo che in secondo grado, gli esiti completamente favorevoli all’ufficio sono maggiori, in percentuale sul totale, rispetto agli esiti completamente favorevoli al contribuente (44,6% contro 32,4% nel primo grado di giudizio e 45,2% contro 40,3% nel secondo grado di giudizio). Il giudizio intermedio risulta pari a circa il 10% in primo grado e a circa il 9% in secondo grado. Nel 2015, la durata media del processo tributario nel primo grado di giudizio è stata di 857 giorni (pari a 2 anni e 4 mesi), con un miglioramento di 104 giorni rispetto al 2014; nel secondo grado di giudizio essa è stata di 750 giorni, con un leggero peggioramento di 20 giorni rispetto all’anno precedente.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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