FISCO: Intervento correttivo nella legge di Stabilità (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Le soluzioni allo studio. Per il viceministro all’Economia Casero occorre individuare le coperture – Longobardi (Cndcec): da rivedere la norma sui tempi degli accertamenti
Intervento correttivo nella legge di Stabilità

Roma. Sull’Irap dei piccoli il Governo è al lavoro e la soluzione arriverà con la prossima legge di stabilità. Per le semplificazioni “a costo zero”, invece, il nuovo pacchetto arriverà «entro il mese di maggio». Andranno deluse, al momento, le aspettative degli amanti della proroga annuale dei versamenti di Unico: «Non ci sarà nessuna proroga, c’è stato un impegno preso dal Governo di mantenere i termini di presentazione. I tempi sono stati rispettati. Anche il software Gerico è già a disposizione». È quanto ha assicurato ieri il viceministro all’Economia Luigi Casero, intervenendo a una tavola rotonda organizzata dal Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) per fare il punto sulle semplificazioni fiscali.
Sull’esenzione Irap di professionisti e imprese prive di autonoma organizzazione, anche alla luce della nuova sentenza delle Sezioni unite della Cassazione pubblicata ieri su queste pagine, «stiamo cercando una risposta», ha detto Casero.«Ci sono tematiche complesse di copertura, ma allo stesso tempo rappresenta un problema di correttezza e certezza nei confronti del contribuente». E volendo vestire per un attimo i panni del contribuente, ha aggiunto il viceministro, «l’amministrazione non può dire che l’Irap senza autonoma organizzazione non è dovuta e invece me la fa pagare lo stesso. Piuttosto mi dica che l’Irap è dovuta. Dobbiamo trovare uno schema preciso».
Nella Stabilità potrebbe trovar posto anche la norma chiesta dai commercialisti che concede 60 giorni di proroga automatica delle dichiarazioni e dei versamenti in caso di ritardi nella pubblicazione di provvedimenti attuativi ovvero di software applicativi così come prevede lo Statuto del contribuente: «Una norma di civiltà fiscale che potrebbe comunque avere, per via degli slittamenti dei termini, qualche riflesso sui saldi contabili». Ma «va fatta» hanno sottolineato sia Gerardo Longobardi, presidente del Cndcec, sia il responsabile fiscale della categoria, Luigi Mandolesi. Nella legge di fine anno sarà accolta anche l’altra richiesta avanzata dai commercialisti, ossia l’abrogazione degli studi di settore. Come ha precisato Longobardi, trovando l’assenso di Casero, l’evoluzione del modello nel corso degli anni ha reso lo strumento eccessivamente complicato e non idoneo alla stima dei compensi.
La semplificazione su cui scommette Casero è comunque quella del fisco digitale con l’implementazione della fatturazione B2B: «I controlli ad esempio saranno fortemente anticipati. Saranno preventivi. Al momento accertativo definitivo si arriverà solo quando il contribuente proprio non risponde o non fornisce giustificazioni corrette». In questa direzione, ha annunciato ancora Casero, va vista anche la possibilità di una sorta di 770 precompilato, che in realtà consenta all’Agenzia di fornire ai sostituti una serie di dati a lei già noti.
Inoltre Longobardi ha evidenziato la criticità prodotta dall’allungamento dei termini di accertamento «deciso dal Parlamento senza per altro che la stessa agenzia delle Entrate ne avvertisse l’esigenza». E provocatoriamente il presidente dei commercialisti ha chiesto di tornare «al raddoppio dei termini ritardato piuttosto che far scattare l’onta su tutti i contribuenti italiani onesti dell’allungamento dei termini di prescrizione, mettendoli alla stregua di chi froda il Fisco».
Tra le semplificazioni in arrivo già a fine maggio e richieste dai commercialisti potrebbero spiccano la sospensione dei termini amministrativi a carico del contribuente. La moratoria estiva riguarderebbe anche gli avvisi bonari. Il ripristino della delega di versamento F24 cartaceo per i soggetti senza partita Iva, l’irrilevanza per il professionista delle spese di viaggio e trasporto anticipate dallo stesso. Il confronto è ancora aperto sulle comunicazioni per i beni ai soci e le lettere d’intento che, pur restando al centro delle semplificazioni, alla fine potrebbero andare a costituire il nocciolo duro del “sistema premiale” per chi accetterà lo scambio automatico di tutti i dati nell’ambito della fatturazione elettronica. C’è anche l’abrogazione della presunzione legale di maggiori compensi per versamenti non giustificati sui conti dei professionisti. «Unico Paese al mondo ad averla», ha sottolineato Mandolesi chiedendo a Casero il ripristino dell’abolizione di questa norma così come prevedeva inizialmente il decreto sanzioni attuativo della delega fiscale. E su questo il Mef e l’Agenzia starebbero valutando la cancellazione della presunzione e delle stesse sanzioni previste inizialmente dalla delega in un minimo del 10% fino a un massimo del 50 per cento. Marco Mobili

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