FISCO: Effetto-mediazione, il contenzioso in Ctp scende del 23,7% (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Primo trimestre. Controversie in calo
Effetto-mediazione, il contenzioso in Ctp scende del 23,7%

Roma. La mediazione allargata agli altri enti ha ridotto le liti fiscali 2016 di circa un quarto. Sono i primi effetti della riforma del contenzioso tributario prevista dall’attuazione della delega fiscale che ha esteso l’istituto del reclamo/mediazione anche alle controversie fino a 20mila euro con altri enti come Equitalia, comuni, regioni e camere di commercio. Dal rapporto sull’andamento del contenzioso tributario nei primi tre mesi del 2016, diffuso ieri dal Dipartimento delle Finanze, emerge che le nuove cause, presentate in primo grado, presso le Commissioni tributarie provinciali (Ctp), sono state poco più di 46.500 con un calo del 23,7 per cento. Questa riduzione evidenziata dalla Direzione della giustizia tributaria, si riscontra «maggiormente nelle cause di valore inferiore a 20 mila euro (-24,1%)» e, come detto, è frutto della piena operatività dell’estensione dell’istituto del reclamo/mediazione. Al 31 marzo 2015 i contenziosi depositati in “provinciale” fino a 20mila euro erano stati complessivamente oltre 41.800, quest’anno alla stessa data sono stati di poco superiori ai 31.700.
Altro dato che emerge dall’analisi dei primi tre mesi è che prosegue il trend di riduzione delle controversie avviato nel giugno 2012: tra gennaio e marzo 2016 le cause tributarie pendenti si sono ridotte del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In entrambi i gradi di giudizio (provinciale e regionale) le liti pervenute sono state 64.560, facendo registrare una riduzione dei nuovi contenziosi del 18,4% (pari a -14.516 ricorsi) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Chi vince e chi perde? Stando ai primi dati 2016 nelle Ctp la quota di giudizi completamente favorevoli all’ente impositore è stata di circa il 46%, per un valore complessivo di oltre 2,580 miliardi, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 32%, per un valore di 1,490 miliardi. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 882,47 milioni. In secondo grado le commissioni regionali hanno dato completamente ragione all’ente impositore nel 47% dei casi per un valore complessivo di 853,72 milioni, mentre la percentuale dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata circa il 39%, per un valore complessivo di 1,058 miliardi.
Nel 23,4% dei casi in provinciale i ricorsi riguardano l’Irpef. Percentuale che va oltre il 30% nelle Ctr. A seguire l’Iva (15,26% in Ctp e 20,32% in Ctr). Mentre la Tarsu o la Tia (che dir si voglia) completa il podio in provinciale (11.333 cause) e l’Irap in regionale con oltre 4.543 cause. Marco Mobili

Foto del profilo di Andrea Gentile

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