FISCO: Dagli studi di settore in 75 mila accettano la compliance (Italia Oggi)

ITALIA OGGI
L’Agenzia delle entrate traccia il bilancio della trasmissione di 190 mila missive
Dagli studi di settore in 75 mila accettano la compliance
Studi di settore, dopo le comunicazioni di anomalia 75mila contribuenti, su 117mila, accolgono l’invito delle Entrate a rimediare. A 11 mesi di distanza dall’invio di 190 mila comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi, è tempo di un primo bilancio di primavera, anche se l’operazione non è ancora giunta a conclusione.
Dei 117.372 contribuenti esaminati, 106.787 imprese e 10.585 professionisti, ben 75.066, il 64% della platea dei soggetti coinvolti, risultano aver accolto l’invito delle Entrate a regolarizzare la rispettiva posizione correggendo, di fatto, il proprio comportamento fiscale, tanto da non presentare più alcuna anomalia rispetto all’annualità oggetto delle comunicazioni, cioè il 2014. Sono invece 42.306, il 36%, i destinatari delle comunicazioni che risultano aver reiterato il comportamento anomalo. Ad ogni modo, nonostante manchino all’appello 73mila posizioni ancora da esaminare, «il primo bilancio dell’operazione», scrive l’Agenzia delle entrate in una nota diffusa ieri, « è senza dubbio positivo». Infatti, sono oltre 75mila i contribuenti che hanno accettato di rivalutare la propria posizione rime diando preventivamente ad eventuali errori od omissioni oppure fornendo ulteriori chiarimenti all’Agenzia.
I dati quindi confermano l’efficacia delle comunicazioni di anomalia e, più in generale, dei nuovi strumenti di compliance, la cui finalità è mettere con largo anticipo i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli in seguito ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.
Un impulso ulteriore al successo di questa st rategia è dovuto all’adozione del nuov o ravvedimento, grazie al quale il contribuente che si accorge dell’errore e provvede a correggerlo beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso.
Una chance che resta salva anche se la violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche.

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