FISCO: Commercialisti nelle liti tributarie (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Commercialisti nelle liti tributarie

I commercialisti rivendicano il diritto di difendere i contribuenti nelle cause con il fisco. Anche se queste, nell’eventualità di una riforma ordinamentale della giustizia tributaria, dovessero passare dalle Ctp e Ctr ai tribunali ordinari. Non si è fatta attendere la risposta della categoria alla presa di posizione dell’Associazione nazionale magistrati, che commentando la proposta di legge Pd che accorpa la giurisdizione tributaria alla giustizia civile criticava il mantenimento dello «status quo» dei soggetti oggi abilitati al patrocinio (si veda ItaliaOggi del 24 maggio 2016).
«Facciamo fatica a comprendere la posizione dell’Anm», sottolinea Marco Cuchel, presidente Anc, «i commercialisti hanno competenze specifiche sulla materia, acquisite nell’ambito del proprio percorso di formazione e di esercizio della professione e hanno pieno titolo ad assumere la rappresentanza giudiziale in materia tributaria». Mentre secondo Giuseppe Diretto, presidente Unagraco, «ai vertici dell’Anm sfugge che il contenzioso tributario necessita non solo di una seria preparazione giuridica, ma di una altrettanto approfondita preparazione economica e contabile». L’Associazione magistrati tributari, intanto, con una delibera del 24 maggio ha ribadito la propria contrarietà alla proposta Pd, ritenendo «molto più razionale, oltre che meno costoso per la finanza pubblica, un intervento sulla giustizia tributaria che ne assicuri la piena indipendenza e sia in grado di incidere con permanenza sugli arretrati della Cassazione», chiosa il presidente Ennio Attilio Sepe. Valerio Stroppa

Foto del profilo di Andrea Gentile

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