CODICE PENALE: Traffico di organi, 12 anni di carcere (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Codice penale. Il Ddl è legge: via libera della commissione Giustizia alla Camera
Traffico di organi, 12 anni di carcere

Roma. Carcere fino a 12 anni per i trafficanti di organi umani. Con il via libera della commissione Giustizia della Camera, in sede legislativa, è legge il Ddl di contrasto al commercio illecito di organi prelevati da persone viventi. Il testo trasmesso dal Senato è passato all’unanimità senza modifiche.
Con il nuovo delitto (articolo 601-bis), introdotto nel Codice penale, é punito con il carcere da 3 a 12 anni e la multa da 50 mila a 300 mila euro chi, violando la disciplina sul prelievo e trapianto da donatore, commercia, vende, acquista o comunque procura organi prelevati da una persona in vita. Se le condotte illecite sono commesse da un medico o da un sanitario è prevista la pena aggiuntiva dell’interdizione perpetua dall’esercizio della professione. Nel mirino del legislatore finisce il turismo dei trapianti. Viene punito con la reclusione da 3 a 7 anni anche chi organizza o propaganda viaggi oppure pubblicizza o diffonde, anche per via informatica o telematica, annunci finalizzati al traffico di organi.
La norma composta di soli 4 articoli, modifica l’articolo 416 del codice penale in tema di associazione per delinquere, inserendo il riferimento al nuovo articolo 601-bis nell’elenco dei reati per i quali scatta l’aggravante. E’ considerata dunque associazione a delinquere aggravata, la condotta finalizzata al traffico di organi da vivente o da cadavere oppure tesa alla mediazione a scopo di lucro nella donazione degli organi.
La pena detentiva per chi promuove o organizza l’associazione va dai 5 ai 15 anni, mentre rischia dai 4 ai 9 anni di carcere chi partecipa.
Per evitare sovrapposizioni o problemi interpretativi, la nuova norma interviene sulla legge 458 del 1967 abrogando l’articolo 7, che prevedeva una multa e la detenzione fino a un anno per chi faceva, a scopo di lucro, da mediatore nella donazione di un rene.
Per la presidente della Commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, quella approvata ieri è una legge importante che colpisce reati odiosi a danno dei più deboli e di chi si trova in uno stato di bisogno. «Il traffico di organi – ha detto la Ferranti – il cui giro d’affari globale è stimato in quasi un miliardo e mezzo di dollari, è una forma di tratta degli esseri umani che rappresenta una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali». La norma va a colmare una lacuna, perché la sola tutela era prima rappresentata dalla legge 91 del 1999 ora modificata, che disciplina «il prelievo di organi e di tessuti da soggetto di cui sia stata accertata la morte e regolamenta le attività di prelievo e di trapianto di tessuti e di espianto e di trapianto di organi».
Secondo Donatella Ferranti è un atto di civiltà «punire con sanzioni pesanti chi per profitto alimenta fenomeni di “neocannibalismo” considerando il corpo degli altri come fonte di pezzi di ricambio e combattere l’aberrante turismo dei trapianti». Patrizia Maciocchi

Foto del profilo di Andrea Gentile

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