CASSAZIONE: Cassazione in breve (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Cassazione in breve

Diffamazione
Talk show: reato avallare l’accusa
Il conduttore televisivo ha l’obbligo di limitare le insidie della diretta. E anche se la sua responsabilità nelle interviste e nei dibattiti è attenuata rispetto alla differita, deve evitare di dare la parola alle persone che, presumibilmente, si lasceranno andare a giudizi offensivi sul bersaglio di turno, e comunque intervenire per disinnescare e non per avallare le accuse. La Cassazione annulla la doppia assoluzione di Massimo Giletti per il reato di diffamazione contestato per aver in qualche modo avallato le accuse rivolte ad un Pm dei genitori di una ragazza uccisa dall’ex fidanzato.
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 14 giugno 2016 n.24727

Risarcimenti
No danni da caduta se la «buca» è nota
Il comune non è tenuto a risarcire il motociclista che cade a causa di un’irregolarità della strada dovuta alla presenza di un giunto tecnico in corrispondenza di un ponte. Il ricorrente abitava nella zona e doveva conoscere l’avvallamento che poteva essere evitato con ordinaria diligenza.
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Sentenza 14 giugno n.12174

Passivo fallimentare
Il creditore deve spiegare i privilegi
Nel caso in cui il creditore che ha chiesto il riconoscimento di un privilegio speciale ometta di specificare su quale bene intende esercitare la prelazione, il credito dallo stesso insinuato deve essere ammesso al chirografario. Il creditore che si viene a trovare in questa situazione, quindi, perde la prelazione.
Corte di cassazione, Sezione VI-1 civile, ordinanza n. 11656 depositata il 7 giugno 2016

Concordato
Debito pagabile se non c’è frode
Il pagamento di un debito preconcordatario è in sé legittimo, in quanto atto di ordinaria amministrazione, purché non integri l’ipotesi di un atto «diretto a frodare le ragioni dei creditori» e quindi sanzionabile con la dichiarazione di fallimento ai sensi dell’articolo 173, comma secondo, della Legge fallimentare e revocabile in forza dell’articolo 167, secondo comma, della stessa legge. Tale pagamento deve ritenersi eseguito efficacemente da parte del debitor debitoris se l’assegnazione effettuata da quest’ultimo al creditore procedente è avvenuta in epoca precedente alla presentazione del concordato preventivo.

Corte di cassazione, Sezione VI-1 Civile, ordinanza n. 11659 depositata il 7 giugno 2016

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