AVVOCATI: Cassa forense, arriva l’ok al regolamento sull’assistenza (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Le novità emerse nel corso del convegno aiga

Cassa forense, arriva l’ok al regolamento sull’assistenza

 

Il regolamento sull’assistenza ha ottenuto il via libera dei ministeri vigilanti. L’ente di previdenza dovrà solo esplicitare nero su bianco le modalità proporzionali di calcolo del contributo che permetterà, almeno in parte, agli iscritti di usufruire di quello che si appresta a essere il nuovo paradigma di welfare forense per il quale sono stati stanziati 60 mln di euro. L’annuncio è arrivato proprio dal presidente dell’ente Nunzio Luciano, nel corso del convegno organizzato nei giorni scorsi a Massa Lubrense dall’Associazione italiana giovani avvocati avente a oggetto «La figura di leader sociale dell’avvocato» a cui ha preso parte anche la presidente Aiga Nicoletta Giorgi. Nel corso dell’incontro il presidente Luciano ha sottolineato come l’obiettivo di Cassa forense sia quello di passare col tempo «da un’attività puramente previdenziale a un’attività di assistenza ai professionisti frutto di un welfare quanto più possibile attivo». E tra le misure introdotte: convenzioni per l’esercizio della professione; sostegno in caso di calamità naturali; agevolazioni per la concessione di mutui; convenzioni per la fruizione di asili nido e scuole materne. Non solo. Previste, infatti, misure ad hoc per i giovani, tra cui agevolazioni per l’avviamento degli studi professionale corsi di formazione. «Allo studio di Cassa forense, poi», ha spiegato il presidente Luciano, «anche la possibilità di usufruire di banche dati gratuite e lavorare per un maggior equilibrio tra i dipendenti degli ordini e il personale delle cancellerie dei tribunali». Incassato questo successo, però, dietro l’angolo ecco un’altra sfida per l’ente di previdenza dell’avvocatura. Nei prossimi giorni, infatti, il presidente Luciano si rivolgerà direttamente al ministro del lavoro Giuliano Poletti per risolvere la questione legata agli accertamenti contributivi che l’Inps ha fatto scattare anche, ma non solo, nei confronti degli avvocati che nel 2009 ancora non erano iscritti né alla gestione separata né a Cassa forense (si veda ItaliaOggi del 26 giugno 2015). «Oltre a un esborso economico non indifferente a causa di sanzioni e interessi», ha spiegato Luciano, «il rischio a cui stanno andando incontro migliaia di colleghi è quello di veder vanificati i loro sforzi. Al momento, infatti, se i colleghi opteranno per versare il dovuto alla gestione separata Inps non avranno, poi, la possibilità di effettuare il ricongiungimento con Cassa forense. Queste somme, quindi, rischiano di andare perdute a discapito di una categoria già in difficoltà. Quello che noi chiederemo, quindi», ha concluso Luciano, «è di fare in modo che così come è possibile effettuare il passaggio da Cassa forense alla gestione separata Inps, sia allo stesso modo possibile effettuare il ricongiungimento alla Cassa partendo dalla gestione separata». Iniziativa condivisa anche dalla presidente Giorgi che, a conclusione dei lavori ha sottolineato come, «i progressi che si stanno verificando in campo previdenziale dovrebbero anche essere accompagnati dal progressi professionali che, però non potranno mai verificarsi se non si deciderà di rimettere mano alla legge 247/2012 che ha dimostrato di non essere adeguata alle esigenze del mercato e dei nuovi giovani professionisti». Beatrice Migliorini 

 

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