APPALTI: Nuovo codice, attuazione lumaca (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Le stazioni appaltanti procedono con norme transitorie. In arrivo il correttivo della riforma
Nuovo codice, attuazione lumaca
In sei mesi varati solo 5 provvedimenti sui 53 previsti

A sei mesi dall’entrata in vigore del codice dei contratti pubblici sono stati varati tre decreti e due linee guida Anac sul totale di 53 provvedimenti previsti nel nuovo codice tra decreti ministeriali, interministeriali, della presidenza del consiglio dei ministri e linee guida dell’Anticorruzione (Anac). È questo il bilancio, un po’ scarno, della complessa opera di attuazione del codice dei contratti pubblici, di cui peraltro si dovrà predisporre il primo correttivo entro aprile 2017 o prima (fine dicembre), come da alcuni auspicato.
Per quel che riguarda le linee guida Anac, di cui l’Autorità avviò subito dopo il 19 aprile sette consultazioni pubbliche, ad oggi possiamo contare su due documenti già definitivi e pubblicati in Gazzetta Ufficiale: quello sui servizi di ingegneria e architettura (n. 1/2016) e quello sull’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (2/2016).
Sono in dirittura di arrivo, nei prossimi giorni, due altre importantissime linee guida sulle quali Consiglio di Stato e commissioni parlamentari già si sono espressi: quella sui Rup (in cui si affronta la delicata questione della qualifica di project manager) e quella sull’albo del commissari di gara e sulla scelta degli stessi, attuativa dell’articolo 77 che fa obbligo di ricorso a commissari esterni per gli appalti sopra soglia Ue (mentre esiste la facoltà di istituire una commissione esterna per gli appalti sotto soglia e per tutti quelli che non presentano particolare complessità).
A breve, quindi, sarebbero quattro su sette le linee guida adottate dopo la consultazione di aprile (forse anche cinque se uscirà la linea guida sul sotto soglia); mancherebbero ancora all’appello quella sul partenariato pubblico-privato, quella sulle procedure negoziate per beni infingibili. Per quella sul rating di impresa si sta reimpostando un lavoro delicato e complesso a causa delle interrelazioni con la disciplina del rating di legalità.
C’è poi il fronte ministeriale: ad oggi sono usciti in Gazzetta i decreti sui parametri di riferimento per il calcolo dei corrispettivi di progettazione (dm 17 giugno 2016), il dpcm istitutivo della cabina di regia e i decreti sui criteri minimi ambientali.
Mancano ancora all’appello (fra quelli che dovevano teoricamente uscire entro il 19 ottobre o entro metà luglio) nove decreti ministeriali sui dieci previsti (fra cui quelli sulla programmazione, sui requisiti dei progettisti, sul Bim (Building information modelling), sulla opere del ministero della difesa, sul direttore dei lavori e sul direttore dell’esecuzione, sulla pubblicità dei bandi di gara.
Sono tre quelli non usciti che fanno capo alla presidenza del consiglio, che ha fatto uscire in Gazzetta il decreto sulla cabina di regia, e uno quello di competenza dell’Agenzia Italia digitale.
Va precisato che molti provvedimenti sono stati però avviati al Consiglio di stato da parte del ministero delle infrastrutture e in alcuni casi è stata data riposta anche a richieste di supplementi di istruttoria (ad esempio il decreto sui lavori prevalenti (attuativo dell’articolo 89, comma 11).
Per adesso, quindi, il percorso di attuazione che poggia su tanti provvedimenti, va avanti piano e in sede operativa le stazioni appaltanti e i soggetti privati vanno avanti con la disciplina transitoria, che fa salve diverse norme del dpr 207/2010 in attesa del varo dei provvedimenti attuativi.
Tutto ciò sullo sfondo dell’imminente primo correttivo del codice (fine dicembre, come qualcuno vorrebbe, o aprile 2017) sul quale le commissioni parlamentari hanno sentito operatori economici e amministrazioni, arrivando ad una prima lista di possibili interventi richiesti che si dovrà vedere se sarà possibile inserire in strumenti di urgenza come i decreti-legge (visto che il codice si basa su una delega attuativa anche delle direttive europee). Andrea Mascolini

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