ANTICORRUZIONE: Davigo frena l`Autorità Anticorruzione: «E spuntata» (Il Secolo XIX)

IL SECOLO XIX

Davigo frena l`Autorità Anticorruzione: «E spuntata»

ROMA. «L`Anac è un`autorità amministrativa. Ma gli atti invasivi, come le intercettazioni, le perquisizioni, i sequestri, spettano all`autorità giudiziaria. L`Anac va benissimo per la prevenzione, gli studi, stimolare le pubbliche amministrazioni, ma non può reprimere la corruzione». Lo ha sottolineato il presidente dell`Associazione Nazionale Magistrati, Piercamillo Davigo.
Quanto al presidente dell`Autorità Nazionale Anticorruzione, Cantone, Davigo ha riconosciuto che «l`attività di prevenire la corruzione è sacrosanta, ma non è la soluzione di tutti i problemi. È vero che la repressione da sola non basta, ma bisognerebbe provare a farla, se non si fa mai certo che non basta. Il numero di condanne è basso in Italia non perché non rubano, ma perché
non li prendiamo mai».
Sulla riforma del codice degli appalti, il numero uno dell`Anm ha poi ribadito
che «queste cose da sole non servono a niente. Perché le imprese delinquenziali si accordano e creano cartelli escludendo le imprese per bene. Le norme stringenti alla fine danno fastidio alle imprese per bene
e lasciano libere di muoversi nel delitto quelle che delinquono».
Davigo, già importante membro del pool Mani Pulite, aveva scatenato polemiche appena insediatosi alla presidenza dell`Anm sostenendo
che «non è vero che i politici non rubano più, anzi è peggio di Tangentopoli:
semplicemente hanno smesso di vergognarsi». Dichiarazioni che avevano
scatenato una bufera fra politica e magistratura, ricomposta solo a fatica.

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile