PROFESSIONI: Periti industriali pronti alla laurea (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

La categoria si prepara ai percorsi professionalizzanti
Periti industriali pronti alla laurea

Periti industriali pronti per le lauree professionalizzanti. Entro la fine dell’anno, infatti, il progetto di riforma del percorso universitario triennale destinato anche alla categoria dovrebbe ottenere il via libera definitivo da parte del Miur.
Successivamente, con l’arrivo della primavera, dovrebbe trovare spazio l’approvazione dei programmi di formazione in modo da poter partire con la sperimentazione dei nuovi percorsi con l’anno accademico 2017/2018.
E l’obiettivo è chiaro, dare vita a dei percorsi di studio destinati ai giovani diplomati (e non solo) che siano professionalizzanti e , possibilmente, abilitanti allo stesso tempo.
Questo l’esito del tavolo tecnico che ha avuto luogo negli ultimi mesi e che si è chiuso ieri nel corso del quale si sono confrontati il Miur, la Conferenza dei rettori delle università italiane, il mondo imprenditoriale e il Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati. «Il progetto a cui abbiamo lavorato in questi mesi», ha spiegato a ItaliaOggi Sergio Molinari, consigliere del Cnpi con delega alla formazione continua e all’università, «nasce con il preciso scopo di permettere ai molti giovani interessati alla professione di avere un accesso più immediato al mondo del lavoro grazie a un livello di professionalità maggiore acquisito nel corso del percorso universitario.
La realtà, infatti», ha proseguito Molinari, «è che i ragazzi che ora escono dagli istituti superiori non hanno le competenze sufficienti per affrontare un’attività lavorativa in modo completo e questo li porta a dover acquisire questa tipologia di competenze in una fase successiva, perdendo occasioni preziose. Ecco perché è necessario compiere un’opera di riallineamento tra quella che è la realtà e quelli che sono i percorsi formativi. Senza contare, poi», ha precisato il consigliere, «che con la legge 89/2016 il processo di laurea triennale diviene indispensabile». Le lauree triennali professionalizzanti si rivolgono, quindi, a oltre che agli attuali iscritti al Cnpi a seguito del solo diploma, a una numerosa platea di generazioni di studenti.
«Per questi ultimi, infatti», ha proseguito Molinari, «è necessario che le lauree siano funzionali all’immediato accesso alla professione non solo mediante la revisione dei corsi ma anche mediante l’inserimento di dell’attività di tirocinio pratico presso gli studi professionali, le amministrazioni e le aziende secondo le esigenze del mondo del lavoro e secondo le necessità relative all’iscrizione all’albo. Da qui la necessità», ha concluso Molinari, «che le nuove lauree professionalizzanti abbiano il carattere abilitante, realizzato attraverso l’equiparazione della laurea all’esame di stato». Così facendo, infatti, sarebbe possibile ottenere una maggiore apertura rispetto alle esigenze formative richieste dal mondo lavorativo. Gli studenti laureati, siccome in possesso di un titolo abilitante, avrebbero un maggiore ventaglio di modalità di accesso e riposizionamento sul mercato del lavoro.
Delineato il quadro di insieme, la palla ora passerà al Miur. Con gli strumenti di cui già dispone grazie al dm 270/04 il dicastero, una volta acconsentito al progetto, dovrà dare attuazione al progetto tramite dei decreti ad hoc che, calendario alla mano, per partire con la sperimentazione per l’anno accademico 2017/2018, non dovranno tardare ad arrivare. Beatrice Migliorini

Foto del profilo di Andrea Gentile

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