PROFESSIONI: Aiuti alle professioniste (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Il presidente di Confprofessioni sigla il protocollo con le Pari opportunità
Aiuti alle professioniste
Finanziati avvio dell’attività e investimenti

Corsia preferenziale per i finanziamenti «rosa», privilegiando, cioè, l’erogazione di sovvenzioni alle libere professioniste e alle imprenditrici, affinché possano rilanciare la propria carriera, o azienda. E con la (preziosa) occasione di «congelare» il rimborso della somma ottenuta fino a 12 mesi e senza garanzie aggiuntive, in caso di maternità, o malattia della stessa donna, o di suoi congiunti.
A dare impulso alla concessione di risorse per potenziare le attività economiche guidate da esponenti del «gentil sesso» è il protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili, che è stato siglato fra Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del consiglio dei ministri, ministero dello sviluppo economico, Abi (Associazione bancaria italiana), Confindustria, Confprofessioni, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle cooperative italiane; l’intervento, ha fatto sapere il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, è stato recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2017, «proprio per consentire alle libere professioniste di beneficiare delle misure di sostegno per l’accesso al credito».
Grazie all’adesione di numerose banche e intermediari finanziari (che assumeranno impegni per favorire l’erogazione di finanziamenti delle imprese femminili) l’accordo permetterà in primo luogo di «costituire uno specifico plafond dedicato alle iniziative previste», poi di istituire un numero telefonico per fornire servizi di consulenza alle realtà produttive capitanate da donne, nonché di concedere risorse «a condizioni competitive rispetto alla normale offerta per operazioni simili e con lo stesso grado di rischio»; i finanziamenti, recita il protocollo di palazzo Chigi e del Mise (disponibile su www.pariopportunita.gov.it), «potranno beneficiare della garanzia della sezione speciale «presidenza del consiglio dei ministri-Dipartimento per le pari opportunità» del Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese (Pmi), con «possibile miglioramento dei costi».
Come sottolineato, la finalità dell’iniziativa è immettere denaro in vista della nascita di nuove imprese, o dell’avvio della professione, sia nel momento di realizzazione di nuovi investimenti, sia qualora si incontrassero ostacoli sul percorso occupazionale e produttivo intrapreso. Capitolo considerevole, poi, la chance denominata «sospensione donna», ovvero la facoltà per la componente «rosa» del lavoro autonomo di chiedere una volta di fermare la restituzione dell’erogazione, «fino a 12 mesi, senza garanzie aggiuntive» per maternità, grave malattia della richiedente credito, del coniuge o convivente, o dei figli anche adottivi, nonché per malattia invalidante di genitori, parenti, o affini che siano conviventi.
È, dunque, in crescita la quota di coloro che si mettono in proprio, tuttavia permane, secondo Stella, «un deplorevole divario retributivo di genere». Ecco perché, ha concluso, la stipula del protocollo d’intesa costituisce «un ulteriore segnale di attenzione» verso le esponenti di differenti categorie. Simona D’Alessio

Foto del profilo di Andrea Gentile

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