POLITICA E MAGISTRATURA: Al Quirinale la «road map» sulla giustizia (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Al Quirinale la «road map» sulla giustizia
I,egnini da Mattarella, l`obiettivo di «pacificare» il clima. Oggi i vertici del Csm vedranno l`Anm di Davigo

ROMA. In 20 giorni ristabilire un clima meno teso all`interno del Csm e con tutta la magistratura per mettere in sicurezza almeno le due partite aperte nelle prossime settimane: la nomina, delicatissima, del Procuratore di Milano, che spetta al Consiglio superiore della magistratura con il concerto del ministro Andrea Orlando (compreso quello per il suo capo di gabinetto Melillo in lizza con i due pm Greco e Nobili), e la legge sulla prescrizione di nuovo ferma al Senato dopo l`ennesima «accelerazione».
Invece, il referendum costituzionale – come ricorda il presidente del Senato Pietro Grasso – «è ancora lontano e dobbiamo arrivarci approfondendo il dibattito e non alimentando lo scontro».
La possibile «road map» di pacificazione tra politica e magistratura illustrata al capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal suo vice al Csm, Giovanni Legnini, ha un punto fermo nella data del 3o maggio quando il presidente della Repubblica riceverà al Quirinale la nuova giunta dell`Associazione nazionale magistrati presieduta da Piercamillo Davigo.
L`incontro Mattarella-Anm era stato fissato prima che scoppiasse il caso Davigo (intervista al Corriere: «I politici neanche si vergognano di rubare»)
e l`«affaire Morosini» (il togato del Csm che nell`intervista in parte smentita al Foglio ha fatto a pezzi la riforma della Costituzione, lo stesso Csm e i magistrati che lavorano per il governo). Prima di approdare al Quirinale, la
giunta dell`Anm incontrerà il ministro Orlando e il comitato di presidenza del Csm (oggi), il presidente del Senato (il 12) e la presidente della Camera.
Come dire che le occasioni per riallacciare i fili non mancano. Al Quirinale, Legnini ha fatto un dettagliato resoconto del plenum del Csm in cui si sono
regolati i primi conti sull’«affaire Morosini». Legnini, che ha fatto tre legislature nella Margherita e nel Pd prima di esser eletto al Csm, ha insistito
sul «codice deontologico» che dovrebbe essere osservato (e rafforzato, se necessario) dai togati del Consiglio: «C`è un divieto per il magistrato di partecipare a campagne politiche», ha ripetuto Legnini alla Camera prima di partecipare, con Mattarella e Laura Boldrini, alla cerimonia per la giornata delle vittime del terrorismo. Però l`idea secondo la quale il magistrato che parla di un referendum costituzionale «carico di significato politico» rischia di violare «un divieto» ora appare ridimensionata dal presidente Grasso: «Credo che tutti debbano poter esprimere le proprie opinioni, su un tema fondamentale quale la Costituzione, anche i magistrati, ma sempre tenendo presenti il rispetto dei ruoli e delle istituzioni, senza esasperare i toni». Dino Martirano

Foto del profilo di Andrea Gentile

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