MAGISTRATI: Fiducia sul Ddl pensioni delle toghe. Protesta l’Anm: il Governo rinvii il sì (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Giustizia. L’associazione dei magistrati: attendere l’incontro di lunedì
Fiducia sul Ddl pensioni delle toghe
Protesta l’Anm: il Governo rinvii il sì

Matteo Renzi “sfila” dal tavolo del vertice del 24 ottobre con l’Anm uno dei tre punti della trattativa, quello del decreto sulla proroga delle pensioni di alcuni magistrati, su cui oggi il governo chiederà la fiducia. Ma le toghe non ci stanno e chiedono a governo e Parlamento di non convertire in legge il provvedimento prima del programmato incontro con il premier e con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, tanto più che la commissione Affari costituzionali del Senato ha espresso un parere fortemente critico sul testo, seppure «non ostativo».
Il guardasigilli non si sbilancia sul voto di fiducia che oggi il governo dovrebbe chiedere sul Ddl di conversione del decreto che tante polemiche ha suscitato tra i magistrati. L’Anm ricorda di aver segnalato subito che alcune norme contrastano con la Costituzione e con il diritto comunitario, come peraltro ha rilevato anche la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Ma il testo è andato in aula senza modifiche rispetto a quello licenziato dalla Camera e così il governo vuole approvarlo, ricorrendo alla fiducia per evitare sorprese sugli emendamenti, visto che la maggioranza non sarebbe compatta. L’iniziativa, però, non è piaciuta all’Anm che, nel raccogliere la disponibilità di Renzi a un confronto sulla riforma della giustizia penale (bloccata dallo stesso premier fino a dopo il referendum), aveva messo sul tavolo altre due questioni: la carenza di risorse negli uffici giudiziari e il decreto sulle pensioni. Chiedendo, per quest’ultimo, una serie di modifiche in sede di conversione. Prima fra tutte la reintroduzione dell’età pensionabile a 72 anni per tutti i magistrati sia per correggere la disparità di trattamento consumata dal decreto (che proroga soltanto poche figure apicali della Cassazione) sia per consentire un graduale avvicendamento e per garantire un congruo periodo di servizio ai nuovi magistrati.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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