FISCO: Tutte le strade per il modello 730 (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Tutte le strade per il modello 730
Corsa al Pin per la precompilata «fai-da-te», altrimenti si può delegare un intermediario

L’operazione precompilata 2016 è pronta a partire. Domani a mezzogiorno (si veda l’articolo in basso) l’Agenzia renderà disponibili 30 milioni di modelli: 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico. L’accesso potrà avvenire con il «fai-da-te» oppure tramite un Caf o professionista abilitato o ancora delegando il sostituto d’imposta se presta assistenza fiscale. Per chi intende procedere in autonomia diventa fondamentale dotarsi di una delle chiavi di accesso telematiche.
La strada principale resta quella delle credenziali dell’Agenzia per l’accesso a Fisconline. Il Pin può essere chiesto online, sul sito o tramite l’App delle Entrate. L’iter richiede però dei tempi tecnici e quindi solo la prima parte del codice viene consegnata immediatamente e poi il resto nei giorni successivi. In alternativa per tagliare i tempi ci si può rivolgere a un ufficio dell’Agenzia e completare la procedura a casa. Ecco perché conviene affrettarsi se si vuole accedere il prima possibile. Tra le altre strade telematiche c’è il Pin dispositivo per i servizi Inps e da quest’anno anche lo Spid. Senza dimenticare il sistema «NoiPa» per i dipendenti pubblici e la Smart card/Cns.
La delega
Non tutti potrebbero aver voglia o riuscire ad avventurarsi nel «fai-da-te». Chi decidesse di chiedere aiuto al sostituto d’imposta oppure di sopportare i costi di un Caf o di un professionista per il 730 deve fare attenzione all’iter da seguire. È necessario rilasciare, infatti, una delega all’intermediario. Quest’ultima dovrà, contenere oltre ai dati anagrafici del contribuente, l’espressa indicazione che la stessa si estende anche alla consultazione dell’elenco delle informazioni attinenti la precompilata. A carico del professionista è previsto, inoltre, l’obbligo di conservazione della delega ricevuta (unitamente alle copie dei documenti di identità dei deleganti) fino al 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione cui quest’ultima si riferisce.
Le deleghe devono, inoltre, essere numerate e annotate giornalmente in un registro cronologico. La delega non può essere pluriennale e, pertanto, anche per i clienti che lo scorso anno avevano incaricato l’intermediario, si dovrà procedere a conferire un nuovo mandato per gestire il 730/2016 (circolare 26/E/2015).
Acquisita la delega il professionista abilitato deve trasmettere attraverso Entratel un file con l’elenco dei contribuenti per i quali ha richiesto l’autorizzazione per l’accesso alla precompilata.Per ridurre il rischio di accessi non autorizzati e di trattamenti non consentiti, nel file inviato dovranno essere indicati, oltre al codice fiscale di chi presenta la richiesta (sostituto d’imposta, Caf, professionista abilitato), tra gli altri anche :
il reddito complessivo del contribuente esposto nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente;
l’importo esposto al rigo «differenza» nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente.
Il 730 ordinario
Il fatto che l’Agenzia predisponga il 730 precompilato e lo metta a diposizione online non significa che bisogna per forza percorrere questa strada, in quanto si può sempre presentare il 730 ordinario. In questa ipotesi il contribuente dovrà consegnare la documentazione al Caf o al professionista abilitato che provvederà a trasmetterlo dopo aver apposto, anche in questo caso, il visto di conformità, con tutti i vantaggi sui controlli formali. Qualora il visto sia infedele, il Caf o il professionista abilitato sarà tenuto a pagare una somma corrispondente all’importo dell’imposta, della sanzione (nella misura del 30%) e degli interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente.
I controlli preventivi
La scelta della procedura per mezzo della quale gestire il proprio 730 non è, tuttavia totalmente indifferente. Stando al contenuto della circolare 12/E/2016 , anche se il contribuente ha deciso di avvalersi dell’opera di un intermediario abilitato si possono verificare conseguenze diverse a seconda delle modalità prescelte (si veda il Sole 24 Ore di martedì). In tal senso, qualora si scelga un Caf o professionista abilitato, i controlli preventivi potranno, da quest’anno, trovare applicazione solo qualora si ricorra alla procedura tradizionale (ante precompilata), con il rischio di far slittare nel tempo l’eventuale rimborso, mentre in caso di accesso su delega non scattando alcun blocco preventivo, le operazioni di recupero del credito Irpef a favore del contribuente dovrebbero rivelarsi più celeri. Mario Cerofolini Lorenzo Pegorin

Foto del profilo di Andrea Gentile

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